L'ANALISI
06 Aprile 2025 - 19:22
CREMONA - Tripudio di giocattoli in Fiera con oltre 200 espositori italiani e stranieri. È ‘Un Milione di giocattoli’, la 75ª mostra mercato del giocattolo d’epoca e del modellismo, forgiata da un nutrito curriculum, che conquista cremonesi e turisti. Obiettivo del 2025, secondo l’ideatore Lorenzo Cavazzoni, è quello di «riconquistare il pubblico giovanile, che soffre di astinenza dal gioco inteso come oggetto materiale». La cittadinanza risponde con entusiasmo, fin dalle prime ore della giornata. La riprova arriva dalla presenza della tv nazionale, con la troupe di giornalisti di Canale 5 a slalom tra gli espositori.
Soddisfatti i vertici di Cremona Fiere, che sottolineano l’importanza della cooperazione tra parti come chiave del successo. «Già da qualche anno, ormai, abbiamo iniziato a collaborare a questo progetto insieme all’ideatore Cavazzoni – commenta Massimo de Bellis, direttore generale CremonaFiere — e da allora la dimensione dell’evento è raddoppiata. Lavoriamo all’insegna dello scambio di competenze: Cavazzoni è un profondo valutatore, CremonaFiere ha fornito lo spazio e le infrastrutture. Il percorso, possiamo dire, è pienamente virtuoso».
«Siamo qua dal ‘94 – spiega Cavazzoni – e da allora il nostro obiettivo è stato quello di portare il collezionismo a Cremona, nel suo pieno valore culturale. È nostro interesse poter allargare la platea di coloro che frequentano queste manifestazioni». Obiettivo di Cavazzoni sarebbe quello di diversificare l’utenza: «Partecipano cremonesi tra i 50 e i 70 anni – spiega – ma da poco stiamo riscontrando anche l’interesse dei giovani. Per noi, questa è una sfida asintotica, perché lanciare una proposta transgenerazionale è particolarmente complesso. Eppure, la battaglia è cruciale: i bambini saranno la nostra salvezza. Vogliamo che le nuove generazioni abbiano la possibilità di crescere immersi nella bellezza, in tutte le sue forme».
I complimenti arrivano anche dagli espositori, che si mettono in gioco nella mostra-mercato con prodotti di ogni epoca e provenienza. «Nel nostro banchetto esponiamo soldatini in pasta – racconta, ispirato, il signor Vittorio – che seguono lo stesso processo produttivo di quelle che si vedono nei presepi. Germania e Belgio hanno iniziato a produrle in varie tipologie per sostenersi anche al di fuori del periodo natalizio» e prosegue: «Una bella manifestazione, sempre più grande. Abbiamo il piacere di portare una voce diversa dal fronte ‘bambola’, che qui è dominante».
Le voci provengono da tutta Italia; come quella di Rosangela, giunta con le sue bambole dalla Capitale. «Abbiamo un po’ di tutto – spiega – dal vintage al moderno. È la prima volta che partecipo a questa manifestazione; complimenti all’organizzazione, che ha agevolato l’accesso degli espositori e garantito le presenze. Il flusso di visitatori è abbondante, e siamo pienamente soddisfatti».
A slalom tra le bambole, si trovano anche i giochi di una volta. «La mia passione sono sempre stati i treni – racconta Ivan, espositore –. Ora mi sto dedicando al ferro-modellismo. La manifestazione è molto bella, perché gli spazi sono abbondanti. Bene per sicurezza e comunicazione: a Cremona non ci sono assembramenti pericolosi e insensati».
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