L'ANALISI
06 Aprile 2025 - 18:04
CREMONA - Contro il provvedimento del gip del Tribunale per i minori di Brescia, hanno fatto ricorso al Tribunale del Riesame i tre 17enni, due residenti in un paese, l’altro in città, dal 15 marzo scorso nel carcere Beccaria di Milano, indagati per il brutale pestaggio del barman de La Ciocco, in piazza Roma, preso a calci e pugni, ferito gravemente all’occhio sinistro con un bicchiere di vetro, la notte del 23 febbraio.
L’udienza davanti ai giudici del Riesame si terrà giovedì prossimo. Due degli indagati sono assistiti dall’avvocato Luigi Lupinacci, il coetaneo dagli avvocati Paolo Brambilla e Consuelo Beber. Nel carcere di Cremona c’è, invece il 19enne residente in un paese. I quattro erano stati arrestati dai carabinieri nell’indagine che aveva coinvolto i pm delle Procure ordinaria e per i minori, i quali al gip avevano chiesto le misure della custodia cautelare in carcere.
Chi ha indagato, era risalito ai ragazzi attraverso le testimonianze dei clienti de La Ciocco e le telecamere della zona. Secondo il gip di Brescia, i tre 17enni non avrebbero avuto una presa di coscienza della gravità dei loro comportamenti. Uno solo dei giovani aveva ammesso di aver colpito il barman con più pugni, colpi che, a suo dire, non sarebbero però stati in grado di provocare le gravi lesioni alla vittima. Ma, come aveva osservato il gip, si trattata di una valutazione personale del 17enne.
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