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CREMA. IL CASO

Bagni introvabili e i turisti si lamentano

La protesta dei visitatori arrivati in città domenica in occasione del Gran Carnevale. L’assessore Cardile: «In realtà i servizi ci sono, ma va indicata meglio la posizione»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

04 Marzo 2025 - 05:05

Bagni  introvabili e i turisti si lamentano

CREMA - C’è chi li fa con decorazioni artistiche, come i giapponesi di Shinjuku o come a Firenze. E chi con un design moderno come i francesi di Saint Dié o come a Siena. E c’è chi li ha talmente vecchi e inservibili da doverli demolire. È il caso di Crema e dei suoi bagni pubblici. Quelli presenti all’angolo dei giardini di Porta Serio sono inutilizzabili da 15 anni e hanno i giorni contati, come spiega l’assessore al Turismo Giorgio Cardile: «Le toilettes di Porta Serio andranno rimosse, ma non c’è in programma la realizzazione di qualcosa di sostitutivo, anche perché i servizi igienici pubblici, in realtà, in città non mancano».

Domenica, Crema ha ospitato la nuova sfilata dei carri di Carnevale e tra le migliaia di visitatori presenti, molti hanno avuto bisogno di cercare un bagno e hanno faticato a trovarlo. «In verità — ammette Cardile — non sono i bagni che mancano, quanto piuttosto una comunicazione efficace su dove trovarli. Faccio degli esempi: abbiamo servizi igienici in abbondanza al centro culturale Sant’Agostino, ma anche al Campo di Marte e al Parco Chiappa. Durante le domeniche del Carnevale sono aperti anche quelli situati sotto i portici di fronte all’acquedotto, che solitamente funzionano nei giorni di mercato. E poi, anche se non sono pubblici, ci sono sempre i bagni della Pro loco, dove a nessuno è mai stato negato l’accesso. Tra l’altro, all’Info Point di piazza Duomo i servizi igienici attuali verranno adeguati per le persone con disabilità. Non dimentichiamo, infine, che i pubblici esercizi non potrebbero negare l’accesso al bagno alla gente».

Secondo l’assessore, dunque, non c’è bisogno di realizzare dei nuovi vespasiani (dal nome dell’imperatore romano che decise di applicare un accesso a pagamento), quanto piuttosto di migliorare la comunicazione ai turisti su dove trovarli. «Avevamo fatto fare un preventivo per dei bagni autopulenti, che sarebbero costati 60mila euro, pensando di pagarli con l’introduzione della tassa di soggiorno, ma non c’è questa necessità».

Di turisti che cercano quotidianamente un servizio igienico ne sa qualcosa Vincenzo Cappelli, presidente della Pro loco: «Anche durante il Carnevale — conferma — non è mancato chi entrasse nei nostri uffici per chiedere un bagno. Benché non sia pubblico, non abbiamo mai negato l’accesso. In realtà, è vero che i servizi ci sono ma che i turisti non sanno dove trovarli. Non è semplice nemmeno indicarli. Dovrebbero essere i cittadini cremaschi al corrente di dove si trovino e dare indicazioni quando viene loro chiesto da qualcuno che viene da fuori e non conosce la città. L’alternativa sarebbe mettere una cartellonistica».

In merito alla sistemazione del bagno dell’Info point della piazza del Duomo, Cappelli attende maggiori notizie dal Comune, proprietario dei locali: «Per il momento sono passati dei tecnici a fare un sopralluogo. Vedremo il progetto come sarà quando ci verrà presentato».

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