Demolita la ‘diga’

SPINO D'ADDA - Risolta l’emergenza tronchi alla base del ponte sul fiume Adda della Paullese. Dopo un sopralluogo preliminare, coinciso con un primo sommario lavoro, la protezione civile nei giorni scorsi ha effettuato un secondo e più corposo intervento. Obiettivo, rimuovere l’ammasso di legname che nel corso dell’inverno si era accumulato addosso ai piloni. I volontari dell’unità anfibia hanno prima messo in acqua i canotti, poi, una volta raggiunta la base del manufatto hanno legato i grossi tronchi con delle funi, per permettere ai colleghi in attesa sulla sponda, di recuperarli. Nel contempo sono stati tagliati i pezzi più grossi, per consentire un agevole rimozione, permettendo così un lavoro in piena sicurezza. Adesso bisognerà tenere monitorata la situazione, in previsione di piene primaverili, dovute soprattutto a piogge copiose, potrebbe arrivare a valle ulteriore materiale. Non è dunque escluso che l’operazione vada ripetuta più avanti.

Decine gli spinesi che si sono complimentati con il gruppo per il brillante esito dell’intervento. «Fa sicuramente piacere – commenta il presidente Giuseppe Gatti –: è il nostro obiettivo primario, lavorare per la sicurezza del paese».

L’accumulo di legname e detriti può incidere negativamente sulla tenuta del ponte in diversi modi. Innanzitutto, con l’aumento della pressione esercitata. Un effetto diga che rallenta il flusso dell’acqua e ne aumenta la pressione sulle pile. Questo fenomeno può causare anche danni strutturali. C’è poi l’erosione. Il flusso turbolento generato dall’accumulo di materiali può consumare in maniera accelerata il fondale attorno alle basi del ponte, riducendo la loro stabilità. Non è nemmeno pensabile che il ponte della Paullese venga chiuso al traffico per il peggiorare delle sue condizioni di stabilità. Sarebbe una sciagura a livello economico e viabilistico. Da qui le soluzioni messe in campo dall’amministrazione, che si muove in accordo con il Parco Adda sud.

Allarme sull’Adda: «Tronchi da eliminare»

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