L'ANALISI
02 Aprile 2025 - 05:10
Nel riquadro il sindaco Filippo Bongiovanni
CASALMAGGIORE - «L’asilo nido Umberto Aroldi sarà riaperto lunedì 7 aprile». La conferma giunge dal sindaco Filippo Bongiovanni, interpellato al proposito. «Stiamo definendo gli ultimi aspetti», aggiunge. La struttura è stata rimessa a nuovo: è più sicura, antisismica, più calda d’inverno e luminosa d’estate grazie ai nuovi isolamenti e serramenti.
Una notizia molto attesa, perché il cantiere ha avuto un impatto su bambini, sulle famiglie e sul personale del nido. Dalla metà di ottobre 2024, con la chiusura dell’asilo, i 37 bimbi iscritti sono stati trasferiti in via d’urgenza in due sedi provvisorie. I 7 lattanti (cioè i più piccoli, sotto l’anno di età) sono stati accolti presso il vicino nido comunale ‘Arcobaleno’, mentre gli altri 30 bambini (divisi tra medio-grandi) hanno trovato posto presso la scuola dell’infanzia ‘San Giuseppe’, resa disponibile grazie alla collaborazione con l’ente gestore. Per attrezzare adeguatamente quest’ultima struttura, tuttavia, si è resa necessaria una settimana di lavori di adattamento, in particolare per garantire il rispetto delle norme antincendio e di sicurezza. Tutta la questione è finita nel ‘ciclone’ delle polemiche. Alcune famiglie si sono anche rivolte a un legale chiedendo al Comune una riduzione del 50% delle rette mensili durante il periodo di chiusura.
Il piano di riqualificazione del nido Aroldi ha richiesto un investimento economico significativo, coperto in larga parte da fondi esterni. L’importo complessivo, superiore al milione di euro, è stato finanziato interamente tramite un contributo di 950mila euro ottenuto dall’Unione Europea nell’ambito del programma Next Generation EU – fondi PNRR destinati al potenziamento dei servizi educativi per la prima infanzia. Il focus è stato l’adeguamento antisismico, l’efficientamento energetico, il rinnovo di impianti e interni.
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