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Azione, secondo congresso nazionale: Calenda confermato segretario del partito

Segalini e Lari delegati cremonesi a Roma. Al centro del dibattito sanità, istruzione, politica industriale nazionale e supporto al nucleare di nuova generazione

La Provincia Redazione

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30 Marzo 2025 - 12:15

Azione, Segalini e Lari delegati cremonesi a Roma

Andrea Segalini e Gianmarco Lari

CREMONA - Un weekend importante per Azione con lo svolgimento a Roma del secondo congresso nazionale che ha visto la conferma come segretario del partito di Carlo Calenda. Per la provincia di Cremona hanno preso parte ai lavori congressuali i delegati Andrea Segalini e Gianmarco Lari, nominati durante il recente congresso provinciale nel febbraio scorso. Numerosi gli ospiti che si sono susseguiti dal palco, dall’attuale premier Giorgia Meloni agli ex premier Paolo Gentiloni e Mario Monti, alla vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picerno.

Dal congresso parte il rilancio della politica di Azione, partito che vede le proprie radici nella democrazia liberale e nell’europeismo, con numerosi temi distintivi, tra i più attuali, la necessità contingente di investire nella difesa degli Stati Europei come meccanismo di deterrenza per possibili future aggressioni come quella della Russia in Ucraina e per prepararsi al progressivo disimpegno degli USA di Trump rispetto alla NATO e al patto atlantico, già annunciato definendo l’UE come un’istituzione di parassiti.

Inoltre al centro del dibattito ci sono stati sanità, istruzione, la politica industriale nazionale e non da ultimo il supporto al nucleare di nuova generazione, fondamentale nel mix energetico nazionale per ridurre la dipendenza dell’Italia in un contesto internazionale di estrema instabilità che vede come risultato finale delle bollette di gas e luce insostenibili per i cittadini e le imprese.


Da queste idee riparte Azione con la volontà di aprirsi al dialogo con le varie realtà politiche nazionali, a maggior ragione dell’opposizione di cui fa parte, rimarcando la propria totale estraneità ai populismi e nella convinzione che il bene del paese si faccia entrando nel merito delle questioni senza farsi sempre condizionare da quale schieramento le proponga.

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