L'ANALISI
30 Marzo 2025 - 11:01
Una veduta aerea del Po a Casalmaggiore
CASALMAGGIORE - Un sito turistico aggiornato, ben strutturato e facilmente accessibile, capace di raccogliere e valorizzare tutte le proposte del territorio: è quanto ha chiesto la consigliera Annamaria Piccinelli attraverso una mozione discussa nell’ultima seduta del consiglio comunale. La proposta ha aperto un confronto vivace tra maggioranza e opposizione, ma si è conclusa con la bocciatura: 4 voti favorevoli e 12 contrari.
«A Casalmaggiore manca un punto di riferimento online che raccolga pacchetti, percorsi, eventi, luoghi da visitare», ha spiegato Piccinelli, proponendo di coinvolgere associazioni, strutture ricettive, esperti e comunicatori locali per creare contenuti autentici legati al territorio, «da inserire in un sito facilmente consultabile».
L’assessore alla Cultura e Turismo, Marco Micolo, ha condiviso l’esigenza: «Concordo sull’importanza del momento e sulla necessità di una comunicazione più strutturata. Il sito unico non esiste ancora, ma è previsto nel piano della DMO e verrà realizzato anche grazie ai fondi della tassa di soggiorno. Sarà curato da chi gestirà l’info point, con il supporto degli operatori locali». Micolo ha però precisato che «non spetta al Comune vendere pacchetti turistici: il nostro ruolo è di coordinamento, non di sostituzione dell’iniziativa privata».
Luciano Toscani ha appoggiato la mozione, chiedendo maggiore chiarezza: «Vorrei sapere chi è il destination manager di Casalmaggiore, perché non lo conosciamo. Siamo d’accordo sullo spirito della proposta, ma serve più convinzione da parte dell’amministrazione. Non possiamo limitarci ad aspettare che altri facciano».
Piccinelli ha ribadito che «chi conosce il territorio sono i casalaschi. Non si tratta di fare le guide turistiche, ma di fornire contenuti. Abbiamo già molto materiale, serve solo organizzarlo». Il sindaco Filippo Bongiovanni ha ricostruito il lavoro svolto finora, ribadendo che «il sito verrà realizzato, ma non sarà gestito direttamente dal Comune. La promozione passa anche da portali regionali come in Lombardia e dal contributo della Pro loco. Ma servono ancora figure professionali, guide formate, non solo volontari».
Gianpietro Seghezzi ha sottolineato che «siti come East Lombardy promuovono la cucina tipica, ma Casalmaggiore non è presente. Gli strumenti ci sono, ma mancano operatori che li usino. Il Comune può supportare, ma non può fare tutto». Toscani ha concluso con una nota critica: «Dopo questa discussione, mi pare evidente che il turismo non è una priorità per questa amministrazione. Eppure è una leva fondamentale per lo sviluppo del territorio, e sarebbe ora di prenderla più sul serio».
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