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SICUREZZA STRADALE

Le spese divise fra 6 Comuni

Coinvolti nella spartizione Piadena, Calvatone, Tornata, Torre de' Picenardi, Isola Dovarese e Pessina Cremonese

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

29 Marzo 2025 - 05:15

Autovelox bidirezionale: «Sanzioni raddoppiate»

PIADENA DRIZZONA - Una sicurezza condivisa, ma con costi diversi. È quanto emerge dal rendiconto 2024 della gestione in forma associata del servizio di Polizia Locale dell’aggregazione Aci 12, che coinvolge sei Comuni del territorio: Piadena Drizzona, Torre de’ Picenardi, Pessina Cremonese, Calvatone, Tornata e Isola Dovarese. Il totale delle spese sostenute lo scorso anno ammonta a 340.327 euro, suddivisi tra costi d’ufficio, servizio degli agenti e gestione dei verbali.

A guidare operativamente il corpo è il commissario capo Armando Aversa, che coordina gli agenti e il funzionamento del servizio (ora potenziato nel corpo intercomunale Oglio Po, con molti più Comuni). Tuttavia, l’entità del contributo economico richiesto a ciascun Comune varia considerevolmente e non è solo una questione di abitanti.

Sono soprattutto i Comuni in cui sono presenti gli autovelox a sostenere la parte più cospicua delle spese. Su tutti Piadena Drizzona, che da sola ha coperto il 44,6% del totale, con oltre 104mila euro riconducibili alla sola gestione dei verbali. Un peso importante che riflette la quantità di accertamenti effettuati sul suo territorio.

A ruota segue Pessina Cremonese, che supera i 117mila euro totali (pari al 34,4%), con una quota altissima legata anch’essa alla rilevazione di infrazioni stradali. Anche Torre de’ Picenardi è tra i Comuni più coinvolti, con oltre 53mila euro di spesa, di cui 36mila riferiti ai verbali.

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Diversa la situazione per centri più piccoli come Calvatone, Tornata e Isola Dovarese, che partecipano in misura molto più contenuta, con percentuali comprese tra lo 0,9% e il 2,7%. I dati mostrano chiaramente come la presenza di autovelox e l’intensità dei controlli sul territorio influenzino in modo significativo la distribuzione dei costi all’interno della gestione associata. Un modello che da un lato garantisce presidio e uniformità nei servizi di vigilanza, ma dall’altro richiede una riflessione costante su equità, investimenti e sostenibilità per i singoli Comuni.

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