L'ANALISI
26 Marzo 2025 - 16:48
CASALMAGGIORE - Con la consegna degli attestati finali, questa mattina si è concluso il corso ‘ThisAbility: focus sulle abilità di sala e bar’, promosso dalla Fondazione Santa Chiara in collaborazione con la Cooperativa Meraki e Santa Federici. Un percorso formativo di 30 ore che ha visto protagonisti un gruppo di ragazze e ragazzi con disabilità, impegnati a sperimentarsi nel lavoro di sala e bar, ma soprattutto nel costruire fiducia in sé stessi e negli altri.
«È stata un’esperienza veramente molto completa» racconta Matteo Raineri, docente del corso. «La partecipazione, l’attenzione, la disponibilità dei ragazzi è stata massima. Li ho sempre visti entusiasti nel fare tutte le esperienze, nel provare cose nuove che non avevano mai fatto».
Le sue parole rivelano una gratitudine autentica verso i partecipanti: «Sono sempre stati educati, disponibili, con entusiasmo in tutte le lezioni. Hanno imparato tante cose e si sono aiutati tantissimo tra di loro. Hanno aiutato anche me, perché per me era la prima volta in un’esperienza così». Raineri non nasconde la speranza che questa iniziativa possa avere un seguito: «I risultati sono stati entusiasmanti. Mi auguro ci sia la possibilità di rifarlo, perché hanno dimostrato che tutti meritano la possibilità di gioire di esperienze, di modi e di parti. Sono ragazzi veramente bravi».
A vivere quotidianamente il percorso insieme ai ragazzi ci sono state anche le educatrici Adele Storti e Alessandra Mortini della cooperativa Santa Federici Meraki. «Abbiamo voluto fortemente questa esperienza — spiega Adele — perché siamo convinte che i nostri ragazzi abbiano un ruolo in questa società. C’è posto per tutti».
Alessandra aggiunge: «Hanno del potenziale, un potenziale importante che a volte viene nascosto dalle fragilità. Ma quando si sentono utili, danno davvero tanto». Le due educatrici parlano con emozione: «Ogni volta che dovevamo venire qui erano super entusiasti. E oggi, in questa piccola dimostrazione, per loro c’è davvero tanto. Grazie per questa occasione».
Alla cerimonia di chiusura è intervenuto anche il sindaco di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni. “Mi congratulo con Meraki e Fondazione Santa Chiara per questa bellissima iniziativa — ha detto —. Ci sono ragazzi con disabilità che sono validissimi e possono lavorare come tutti gli altri. Hanno partecipato a questo corso e adesso hanno un attestato, una qualifica, che gli permette di offrire le loro competenze nel mondo del lavoro». Ha poi aggiunto un punto molto concreto: «Nel settore della ristorazione c’è sempre bisogno di persone formate. E loro lo sono».
Anche Martina Sgarbanti, direttrice della Fondazione Santa Chiara, ha voluto condividere il suo pensiero davanti ai ragazzi: «Al termine di questa esperienza, siamo qui a sottolineare che voi, ragazze e ragazzi, avete imparato delle cose. Ma anche noi abbiamo imparato tanto da voi. E per questo vi diciamo grazie». Le sue parole chiudono simbolicamente un percorso fatto di scambi veri, dove ognuno ha dato qualcosa e ha ricevuto molto di più.
«Questo progetto è stata una prova di quanto l’inclusione, se concreta, funziona» dice ancora Cristina Cirelli, direttrice della Cooperativa Meraki. «Quando si offre uno spazio reale, rispettoso, i ragazzi rispondono. E spesso sorprendono tutti».
Chi ha partecipato a questo percorso ha imparato a portare un vassoio, a preparare un caffè, a prendere un ordine. Ma ha imparato anche a fidarsi, a sentirsi capace, a stare in gruppo. E questo vale più di qualunque attestato.
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