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Il cadetto Marco soldato di pace: «Io alla Teulié»

L’ex liceale del Racchetti-da Vinci ammesso alla scuola militare: «Credo nei valori dell’esercito e sogno di entrare nella Folgore»

La Provincia Redazione

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26 Novembre 2024 - 05:10

Il cadetto Marco soldato di pace: «Io alla  Teulié»

CREMA - Dopo la consegna dell’ambito spadino e il battesimo del corso, è entrato ufficialmente a far parte degli allievi della Scuola Militare Teulié. Marco Guerini Rocco frequenterà così il triennio liceale, indirizzo scientifico tradizionale, presso la prestigiosa istituzione dell’esercito con sede a Milano in corso Italia. Una meta per nulla lontana dal luogo di residenza del 16enne spinese, ma che a volte, per il timore di non essere accettato, è sembrata un sogno remoto e quasi irrealizzabile.

«Fin da piccolo – racconta — sono stato attratto dalla vita militare. Ho lavorato con grande impegno per superare le prove di accesso, sul fronte dello studio e degli allenamenti fisici. Credo nei valori dell’esercito: il rispetto delle regole, la patria, la difesa del bene comune, l’idea di fare il soldato per costruire la pace. Essere qui mi riempie di gioia».

La comunicazione con la quale Marco ha appreso di avere superato le tre ‘convocazioni’, ossia i tre momenti della selezione, è giunta all’inizio di agosto. Si tratta di esami di ragionamento logico-deduttivi, test fisici e psicologici, verifiche di cultura generale. Ogni anno gli allievi accolti sono 80, mentre gli indirizzi di studio sono tre: scientifico, classico, scienze applicate. Ma le richieste, con giovani che vengono da tutta Italia, oltrepassano abbondantemente il migliaio. La scuola offre il medesimo programma dei licei civili con l’aggiunta di corsi specificatamente militari. Ogni mattina, nel piazzale, c’è il momento sacro dell’alzabandiera che dà il via a tutte le attività.

Marco, prima di accedere alla Teulié, ha frequentato l’istituto Canossa a Lodi e il liceo scientifico Racchetti-da Vinci: «Devi essere molto determinato. Occorre una forte motivazione». I suoi commilitoni sono originari di tutte le regioni italiane: «Siamo molto uniti. Loro conoscono il peso di ogni sacrificio. Conoscono la fatica». Marco, terminata la scuola, vorrebbe proseguire con la carriera nell’esercito: «L’Accademia di Modena e, in prospettiva, la Folgore». Il brevetto di paracadutismo è previsto nel programma della Teulié e sono molte le attività sportive proposte: «Pratico la scherma e atletica. Le mie specialità sono la spada e il salto in alto».

Cellulari dosati con il contagocce e poche le ore libere, il sabato e la domenica pomeriggio, quando i genitori Cristina e Paolo lo vengono a trovare. La famiglia, per lui, è tutto: «Se sono qui è grazie a loro». Durante le vacanze estive e invernali si svolgono i campi di addestramento. Gli allievi sono aggregati alle truppe regolari: «Non vedo l’ora, voglio imparare tutto di questo mestiere». Il giorno della consegna dello spadino, oltre al papà e alla mamma, c’era anche il fratello Michele: un fisico del Cnr con due lauree.

Una scelta forte quella di Marco: «Credo che molti problemi dei giovani siano provocati dal fatto che non sanno chi sono e che cosa vogliono realizzare. Se invece lo sai c’è il rischio di sbagliare e rimanere delusi. Ma almeno hai una direzione. Incanali le tue forze verso un obiettivo. Ti abitui a lottare e a conoscere la bellezza di essere spinto da una passione. E capisci che la tua vita può avere significato». 

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