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Finti carabinieri incastrati... dall’Arma

In manette due campani di 19 e 28 anni: inseguiti e bloccati con l’aiuto dei residenti. Sono accusati di raid (anche violenti) ai danni di anziani, recuperati gioielli e contanti

Nicola Barili

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redazione@laprovinciacr.it

22 Marzo 2025 - 08:54

Finti carabinieri incastrati... dall’Arma

VIADANA - Truffano e rapinano due anziani fingendosi uomini dell’Arma, ma i veri carabinieri della Compagnia di Viadana li sorprendono e li arrestano in flagranza di reato, recuperando tutta la refurtiva. A finire in manette sono stati un 28enne e un 19enne, entrambi campani, che giovedì avevano scelto l’abitato di Marcaria per portare a termine i loro colpi.

Tutto è iniziato attorno alle 13.30 quando il personale della Polizia locale ha segnalato la presenza in paese di un’auto sospetta, potenzialmente usata da persone dedite alle truffe agli anziani. L’operatore della Centrale operativa dei carabinieri di Viadana ha inviato sul posto le pattuglie in servizio perlustrativo, già impegnate sul territorio anche con l’obiettivo di prevenire proprio le truffe contro gli anziani, di cui si erano registrati vari tentativi nei giorni precedenti.
Arrivato in pochi minuti nella zona segnalata, l’equipaggio del Radiomobile ha individuato subito la macchina sospetta. Era parcheggiata lungo la strada in prossimità di alcune abitazioni: all’interno del veicolo c’era un uomo che, alla richiesta dei militari di giustificare la sua presenza a Marcaria, si è mostrato nervoso senza riuscire a fornire giustificazioni plausibili. All’improvviso, mentre procedevano al controllo, i carabinieri hanno visto uscire da un’abitazione un altro uomo che, vedendoli, è subito fuggito. Senza perdere nemmeno un secondo, i militari si sono messi all’inseguimento dell’uomo, riuscendo a bloccarlo in una via limitrofa. Ad aiutarli, un giovane del posto, vicino di casa di una signora anziana vittima del raggiro, che aveva assistito alla scena. Con una buona dose di coraggio, il ragazzo ha impedito al fuggitivo di dileguarsi. Addosso all’uomo che aveva tentato la fuga, i carabinieri hanno rinvenuto una somma di denaro in contanti e recuperato un sacchetto con monili in oro di cui lui aveva tentato di disfarsi. Soldi e monili erano stati sottratti a un 89enne del luogo, a cui i due uomini fermati si erano presentati fingendosi carabinieri e agendo su di lui anche con violenza. Ma i colpi effettuati erano due. Infatti, dalle successive perquisizioni personali e dell’auto sono stati trovati ulteriori monili in oro e altro denaro contante. La refurtiva era stata sottratta poche ore prima a una 85enne, sempre residente nel Comune di Marcaria.

Una volta rintracciata, l’anziana vittima ha raccontato ai militari quello che era accaduto. Nella mattinata aveva ricevuto una telefonata da una persona: qualificandosi come carabiniere, le aveva riferito che il nipote era stato responsabile di un incidente stradale e servivano molti soldi per evitare che lo stesso finisse in carcere. Dopo pochi minuti si era presentato a casa della donna un complice: sempre fingendosi appartenente all’Arma, si era fatto consegnare ori e denaro. Nel frattempo, l’altro uomo aveva continuato a tenere impegnata la signora al telefono per evitare che contattasse qualche familiare. Aveva usato un trucco, chiedendole di scrivere, sotto dettatura, un fantomatico testo relativo alla collaborazione con i carabinieri. Inoltre, le aveva detto di lasciare libera la linea telefonica perché avrebbe ricevuto una chiamata dall’ospedale in cui era stato trasportato il nipote dopo l’incidente.

La refurtiva è stata restituita ai proprietari, compresa la fede nuziale che era stata rubata alla signora 85enne. Al termine degli accertamenti e delle formalità di rito, il 28enne e il 19enne campani sono stati dichiarati in stato di arresto e condotti presso il carcere di Mantova, in attesa dell'udienza di convalida dell’arresto che si terrà davanti al Gip del Tribunale.

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