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CREMA. SANITAS

Mente artificiale al servizio della diagnosi

Con la nuova Tac più tempo per il paziente, qualità dell’immagine top e radiazioni ridotte

Riccardo Maruti

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rmaruti@laprovinciacr.it

22 Marzo 2025 - 08:45

Mente artificiale al servizio della diagnosi

CREMA - Per cuore, un ‘cervello sintetico’: le tecnologie integrate con l’Intelligenza Artificiale sono il nucleo della Tac multistrato inaugurata ieri mattina al centro diagnostico Sanitas.

Con il modello Canon Aquilion Serve SP la tomografia computerizzata compie un balzo nel futuro e assicura più tempo a disposizione del paziente, una qualità dell’immagine migliore e una dose di radiazioni molto ridotta. Insomma: più efficienza del processo e maggiore tutela della persona.

crispino

La cerimonia di presentazione della ‘super-Tac’, nella sede di via Stazione del gruppo di Gian Franco Provenzi, è stata condotta dal neuroradiologo Mario Crispino (nella foto a lato), che ha spiegato: «Con questo strumento la sanità locale si colloca in una posizione d’avanguardia. Merito della mentalità della proprietà del gruppo, da sempre attenta all’innovazione per offrire ai pazienti il meglio della tecnologia. Sanitas, nato oltre 40 anni fa a Soncino, nel tempo ha messo radici in diverse località del territorio con uno scopo preciso: migliorare costantemente i livelli di prevenzione, diagnosi e cura». Crispino, quindi, ha snocciolato i numeri salienti dell’attività di Sanitas nel 2024, tra i quali spiccano i 10.500 esami di risonanza magnetica, le 6.500 Tac e le 5.200 mammografie.

platea

La platea: in prima fila l’onorevole Silvana Comaroli, l’assessora Anastasie Musumary e la dirigente dell’Ats Val Padana Anna Firmi

A illustrare le specifiche tecniche della Tac multistrato è stata Francesca Pinto di Canon Medical: «L’esperienza del flusso di lavoro di Aquilion Serve SP — ha spiegato — è stata riprogettata da zero per stabilire nuovi standard di efficienza; il workflow che combina posizionamento del paziente semplificato, pianificazione automatica della scansione e soluzioni supportate dall’IA ha permesso di ridurre da 19 a 11 i passaggi dell’esame diagnostico. Inoltre l’IA è in grado di migliorare la risoluzione spaziale riducendo la dose erogata verso il paziente con tempi di esecuzione degli esami estremamente ridotti». 

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E il direttore sanitario Michele Cartisano (nella foto a lato) ha commentato: «Questo strumento rappresenta un investimento importante: un concentrato di tecnologia che permetterà di migliorare ulteriormente i nostri standard, grazie anche alla capacità di ottimizzare i flussi di lavoro».

All’ideale taglio del nastro ha partecipato, tra gli altri, anche l’onorevole Silvana Comaroli. «Sono felice di poter salutare l’entrata in funzione di un macchinario per la vita — ha detto —. Mettere il paziente al centro significa garantirgli l’innovazione necessaria a ricevere le cure migliori. Non c’è alcuna contrapposizione tra pubblico e privato, lo dimostra proprio una realtà come Sanitas, convenzionata con il sistema sanitario nazionale. Quello che è indispensabile comunicare è il concetto di sinergia, non quello di conflitto».

E l’assessora al Welfare del Comune di Crema, Anastasie Musumary, ha rimarcato la valenza dell’integrazione tra sfera pubblica e privata in ambito sanitario, un «elemento cruciale per garantire un servizio efficiente, accessibile e di qualità» anche attraverso «modelli di partenariato che consentono la gestione di servizi diagnostici e terapeutici avanzati e lo sviluppo di soluzioni innovative».

Per l’Ats della Val Padana è intervenuta Anna Marinella Firmi, che ha dichiarato: «Da medico del lavoro, sottolineo volentieri la necessità di valorizzare la centralità della persona. Perché al centro dell’attività diagnostica deve esserci non solo il paziente, ma anche il radiologo. Nella certezza che splendide tecnologie come quella che oggi celebriamo non potranno mai sostituire integralmente la componente umana».

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