L'ANALISI
21 Marzo 2025 - 05:05
CREMA - Oltre 23 milioni di veicoli l’anno, solo lungo cinque strade cittadine. E mettere la sordina al traffico, ossia ‘rivestirle’ con asfalto fonoassorbente, il cosiddetto manto antirumore, costerebbe oltre 800mila euro. Una cifra che, da sola, esaurirebbe l’intero budget 2025, accantonato dall’amministrazione comunale per la manutenzione. «Si partirà da via Milano», va dritto al punto l’assessore ai Lavori pubblici, Giorgio Pagliari. Senza nascondere come, per le altre quattro arterie critiche, i tempi siano tanto dilatati, quanto incerti.
«L’obiettivo è di mettere a bilancio una cifra analoga per il prossimo anno e per il successivo. Ma ovviamente, tutto dipenderà dalle effettive disponibilità». E il fatto che sia via Milano l’urgenza, è presto spiegato. Il passaggio, ogni 12 mesi, di 5 milioni e 432mila tra auto, camion e moto (168mila i mezzi pesanti) non ne fa solo l’arteria più trafficata della città, ma anche quella, allo stato attuale, più rumorosa. E ciò, a causa della fessurazione della carreggiata, per dirla come i tecnici, che aumenta l’attrito a contatto con gli pneumatici. Di qui la decisione dell’amministrazione di porla in cima alle candidate all’asfalto ‘col silenziatore’».
«Che, comunque — sottolinea lo stesso titolare della delega municipale ai cantieri — non è solo più costoso; ma pure soggetto ad una maggiore usura, leggasi durata inferiore. In città, allo stato attuale, è stato impiegato in vai del Picco. E si tratta, del resto, di una delle arterie, per le quali è stato previsto il maquillage entro l’anno. Insomma, vantaggi su un versante, con il fondo fonoassorbente; ma non esattamente un investimento duraturo. Di certo, entro l’attuale tornata amministrativa, non verrà toccata via Libero Comune, nonostante i 5 milioni e 100mila mezzi annui, che ne fanno la seconda direttrice più trafficata di Crema (153mila i camion). La ragione risiede nel fatto che il nuovo asfalto abbia meno di di cinque mesi di vita e «non abbiamo certo intenzione — garantisce Pagliari — di sostituirlo subito».
Anche perché costerebbe 129mila euro. Meno della metà dei 302mila, necessari a mettere il silenziatore alla carreggiata di viale Europa, con i 3 milioni e 800 mila veicoli che la percorrono, mediamente; ma pur sempre molti per un Comune che, non ricorre agli eufemismi Pagliari, «a lungo non ha avuto fondi da destinare alle manutenzioni ordinarie, che ora si sono trasformate in straordinarie».
Almeno centomila euro, poi, sarebbero necessari per intervenire in via Cadorna, che sopporta una mole di 5 milioni e mezzo, tra auto, furgoni e moto. Mentre si attesta sui 3 milioni e 800mila via Stazione. Le stime, peraltro, sono più che affidabili, essendo state indicate nel piano di mappatura acustica cittadina, con tanto di riferimenti a come intervenire per «mitigare» il rumore. E l’asfalto fonoassorbente — neanche a dirlo — rappresenta l’elemento cardine, considerato il tempo necessario per ottenere le barriere naturali, ossia filari d’alberi. E l’oggettiva difficoltà a creare percorsi alternativi.
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