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CREMA: IL FUTURO DELLE SUPERIORI

«Galilei all’ex università, un polo dell’istruzione»

La proposta del sindaco sul tavolo della Provincia, durante il prossimo incontro

Cristiano Mariani

Email:

cmariani@laprovinciacr.it

20 Marzo 2025 - 05:05

«Galilei all’ex università, un polo dell’istruzione»

L'attuale sede di via Matilde di Canossa e il complesso dell'ex polo di via Bramante

CREMA - Trasferire l’istituto superiore Galilei, il più popoloso dell’intera provincia, nei locali in via di ristrutturazione dell’ex polo universitario di via Bramante. La proposta, già nei prossimi giorni, verrà messa sul tavolo dal sindaco Fabio Bergamaschi, nel corso di un incontro con il presidente dell’amministrazione provinciale, Roberto Mariani. Il tutto, in vista della realizzazione della nuova sede dei licei del Racchetti-Da Vinci, destinata a sorgere lungo l’asse viario di via Libero Comune, ossia lo stesso su cui si affaccia la scuola da 1.850 iscritti diretta da Paola Orini, con la quale, peraltro, il leader di giunta si è confrontato preventivamente.

Considerati gli oltre tre milioni di veicoli che, già attualmente, percorrono la circonvallazione interna ogni anno, Bergamaschi non ricorre agli eufemismi: «La situazione, con l’ulteriore polo scolastico, rischia di essere insostenibile». Ma trovare un’alternativa, in città, per il futuro quartier generale del Racchetti-Da Vinci è ben più complesso, che sgravare da una consistente fetta di traffico via Libero Comune, col trasloco del Galilei.

Il sindaco Fabio Bergamaschi

E il perché è presto spiegato: la nuova sede dei licei, da oltre 23 milioni di euro, è già finanziata ed eventuali modifiche al progetto, seppur minime, comporterebbero il venir meno del contributo accordato alla Provincia, come proprietaria dell’edificio destinato a ospitare gli studenti. E nel caso in cui si dovesse puntare su una collocazione alternativa del Racchetti-Da Vinci, il rischio che la planimetria debba essere modificata è dietro l’angolo. Mentre per quanto riguarda il Galilei di via Matilde di Canossa, Bergamaschi ipotizza un «polo superiore e dell’alta formazione».

Ed il riferimento è al fatto che giusto in via Bramante, una volta ultimati i lavori di ristrutturazione, troveranno sede i corsi Its. Con la possibilità di un interscambio tra le due realtà. Inoltre, allo stato attuale, è stata definita unicamente la destinazione dell’ala A del complesso ex universitario, mentre per la rimanente porzione, leggasi comparto B, è stata messa in cantiere la sola sistemazione del contenitore esterno, con la possibilità — rimarca Bergamaschi — di intervenire sull’interno separatamente. E con tempi di completamento del grosso del cantiere che, essendo in parte finanziato con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è in calendario entro l’estate 2026, come previsto all’atto dell’aggiudicazione dei contributi.

«In sé — rimarca il sindaco — l’ubicazione in un’altra zona della città del nuovo Racchetti-Da Vinci non comporterebbe il venir meno del budget per la realizzazione, che invece sarebbe seriamente a rischio, qualora quanto ipotizzato non rispondesse esattamente a ciò che viene edificato». E come detto, il rischio di una seppur ridotta mancata coincidenza sarebbe concreto, stante la necessità d’individuare un appezzamento alternativo a quello compreso tra le vie Libero Comune e Piacenza. Vero è che resterebbe da trovare una destinazione per l’attuale complesso del Galilei, anche se pare un risvolto tutto sommato affrontabile, se l’operazione si concretizzasse.

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