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IL RISPARMIO TRADITO

‘Truffa dei diamanti’, banche condannate

A Cremona, negli ultimi quattro anni ben 46 sentenze a favore dei risparmiatori

La Provincia Redazione

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16 Marzo 2025 - 19:48

‘Truffa dei diamanti’, banche condannate

CREMONA - Truffa dei diamanti: 46 sentenze a favore dei risparmiatori. Negli ultimi quattro anni, le ha emesse il Tribunale di Cremona, condannando la banca al risarcimento dei danni pari al valore di acquisto dei diamanti, detratto il valore attuale degli stessi, oltre interessi e rivalutazione. Lo riporta ‘Plus 24’ de ‘Il Sole - 24 Ore’, nel servizio a firma di Stefano Elli: un bilancio dei contenziosi civilistici «innescati dalla vendita allo sportello di diamanti da investimento effettuata da numerose banche italiane con le due società Idb (Intermarket diamond Business) e Dpi (Diamond Private investment)».


La ‘truffa dei diamanti’ fu svelata nel 2016 dalla trasmissione Report: un’operazione illecita con cui, come accertato dalle numerose sentenze, la Diamond Business SpA, impresa attiva nel commercio di diamanti poi fallita, si accordava con banche e istituti di credito per vendere ai risparmiatori diamanti, appunto, da investimento a prezzi gonfiati. In cambio le banche, cui è stato riconosciuto un ruolo di mediazione nella vicenda, trattenevano una provvigione di circa il 20% sulle transazioni.


Nei confronti dei risparmiatori-correntisti, non tutte le banche hanno tenuto la stessa condotta. Scrive Elli: «Alcune di queste hanno deciso, infatti, per un approccio ‘morbido’, riprendendo in carico i diamanti e contestualmente restituendo ai risparmiatori le somme impiegate per l’acquisto, altre banche non hanno ritenuto di percorrere la medesima via e in molti casi hanno deciso di ‘resistere’ in Tribunale di fronte alle numerose richieste di risarcimento. Molti di questi casi si sono concentrati in provincia di Cremona, Brescia e Mantova. Dopo anni di infruttuose trattative con l’istituto più coinvolto nella vendita nel cremonese (il Banco Bpm) Eugenio Zanardi, responsabile della Federconsumatori di Cremona, ha deciso di agire, anche giudizialmente, per la difesa dei risparmiatori e ha incaricato per patrocinare i risparmiatori gli avvocati Massimo Cerniglia e Alessandro Caponi di Roma e Annalisa Beretta e Paolo Invernizzi di Cremona».


Zanardi e i legali convocarono in più di una assemblea i risparmiatori traditi. Gente furiosa per aver ‘bruciato’ i risparmi di una vita, fidandosi delle banche. Cinque anni fa sono partite le cause civili, notificando decine di citazioni collettive, ognuna con 5-6 investitori, contro la ex Banca Popolare di Milano, sia a Cremona che a Mantova e Brescia. A Cremona, 46 sentenze hanno dato ragione ai risparmiatori. «La conseguenza – spiega Cerniglia al giornalista Elli – è che il risparmiatore, pur tenendosi i diamanti, ha percepito il differenziale, come detto, tra il prezzo del diamante e il suo reale valore. In tal modo i risparmiatori sono stati integralmente risarciti».


Il Tribunale di Brescia ha emesso tre sentenze sempre positive e il Tribunale di Mantova una sentenza positiva. Sette giudizi, poi, pendono davanti alla Corte di appello di Brescia. I risparmiatori che hanno ottenuto i risarcimenti sono stati un po’ meno di 250. «Da considerare – prosegue Cerniglia nell’articolo di ‘Plus 24’– che la banca non ha mai proposto appello avverso le sentenze di condanna, per cui ci si chiede se non sarebbe stato più logico transigere subito le cause piuttosto che pagare i danni, gli interessi legali, la svalutazione monetaria e le spese legali. Il monte risarcimenti è superiore a 3,2 milioni di euro. Come si vede, nel caso di specie, la giustizia civile del nostro Paese ha dato risposte soddisfacenti per i risparmiatori e in tempi ragionevoli».

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