L'ANALISI
15 Marzo 2025 - 16:59
Nel riquadro Franco Tomasoni
CASANOVA DEL MORBASCO - L’immagine più toccante che resterà per sempre impressa nella memoria di tutti è quella del figlio Nicolò, che dall’ospedale Maggiore di Cremona ha voluto precedere il carro funebre con il feretro del papà in sella alla moto che lui tanto amava. Quella Honda blu che lui lucidava ogni giorno nel suo garage di via Picenengo e sulla quale girava spensierato. La passione di una vita, insomma. Quello di questa mattina a Franco Tomasoni, il 62enne morto sul colpo la maledetta sera del 5 marzo in uno schianto frontale al ‘Baracchino’ lungo la Codognese a Sesto, contro l’auto guidata da un giovane di 37 anni, è stato un addio fatto di abbracci e lacrime, che ha riempito di gente la piccola chiesa di Casanova del Morbasco. Oltre a molti residenti, sono venuti in tanti anche da Cremona. E tanti sono stati anche gli amici di Nicolò.
Tutti, indistintamente, con un solo obiettivo: salutare per l’ultima volta l’amico Frank cercando di dare conforto e sostegno alla moglie Daniela e al figlio seduti ai primi banchi costretti ad affrontare una prova durissima come quella della perdita di un marito e di un padre.
La messa dei funerali è stata concelebrata dal parroco don Cristiano Labadini e dal collaboratore don Cesare Castelli in un clima di grande compostezza. Don Labadini all’omelia, ha commentato la pagina del Vangelo di Matteo sulle Beatitudini. Quelle che invitano a pensare alla felicità vera come la intendeva Gesù e che, ha ricordato il parroco, ora Franco potrà sperimentare nella sua pienezza. La salma è stata quindi trasportata al polo della cremazione di Cremona.
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