L'ANALISI
13 Marzo 2025 - 19:40
Andrea Virgilio, Marina Della Giovanna e Roberto Poli
CREMONA - Oggi la direzione delle politiche sociali del Comune ha risposto alle domande delle coop locali con una nota. «Si precisa – si legge – che, come comunicato all’ATI. Cosper il 28 febbraio scorso, il Comune di Cremona aveva ritenuto opportuno accogliere la disponibilità manifestata dalla stessa ATI a garantire la gestione del servizio nelle more delle determinazioni del competente giudice amministrativo».
Il rinvio dell’eventuale subentro di Progetto A, la coop bergamasca che si è aggiudicata il bando, era da intendersi fino a una pronuncia del giudice che nel corso della prima udienza del Tar non è arrivata. «Appreso che nel corso dell'udienza cautelare di ieri – ha dichiarato l’assessore alle politiche sociali Marina Della Giovanna — davanti al tribunale amministrativo quest'ultimo ha fissato una nuova udienza per la discussione nel merito per il 14 maggio, data molto vicina alla conclusione dell'anno scolastico, l’amministrazione comunale non ha ritenuto opportuno apportare alcuna modifica alla decisione precedentemente assunta, lasciando pertanto invariata la gestione fino alla pronuncia del giudice competente».
Una spiegazione, quella per cui non ci sarebbe stato bisogno di alcuna nuova comunicazione dopo il rinvio del giudizio del Tar, che stride però con la risposta inviata ieri pomeriggio dal Comune alle raggruppamento di coop locali in cui, «si accoglie la vostra disponibilità a proseguire il servizio in attesa della decisione della causa di primo grado da parte del Tar lombardo». Una risposta che conferma, peraltro, uno stato di fatto ma arrivata tardivamente rispetto all’incerta situazione generatasi stamattina, quando gli educatori si sono presentati in aula senza alcuna conferma circa la propria posizione.
A schierarsi a difesa dell’amministrazione è stato invece il capogruppo dem Roberto Poli che fatica «comprendere la drammatizzazione della vicenda da parte delle minoranze» dal momento che «le risposte che sono già chiare per chi non vuole strumentalizzare la vicenda. Infatti sin dall’inizio del ricorso al TAR si è scelto di proseguire con l’attuale gestore sino all’udienza nel merito da parte del TAR programmata per il 14 maggio. E l'amministrazione non ha infatti proceduto a revocare la funzione agli attuali gestori che mantengono la titolarità». Insomma non c’è stata e non ci sarà «alcuna interruzione – conclude Poli – se non quella del buon senso da parte di alcune forze politiche». In cauda venenum.
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