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CREMONA. SCUOLA

Ci sono 15 bimbi, la prima alla Cava si fa

Raggiunto il numero minimo per la composizione. Adesso si attende la conferma ufficiale

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

12 Marzo 2025 - 18:47

Ci sono 15 bimbi, la prima alla Cava si fa

CREMONA - «Abbiamo raggiunto i 15 iscritti per la prima della scuola di Cavatigozzi. Ora ci sono più certezze per la formazione della classe, anche se dovremo attendere la disposizione delle risorse per il territorio cremonese. Comunque sia non dovremmo andare in deroga», annuncia Daniela Marzani, preside del comprensivo Cremona 2, con un sospiro di sollievo.

«La situazione rimane comunque delicata, ma l’aver trovato i 15 iscritti, il numero minimo previsto per legge, ci mette al sicuro, anche se la situazione è delicata, visto l’importante decremento demografico che mette in crisi non poche piccole scuole — sottolinea la dirigente scolastica —. Ma certo importante è stato l’interesse che si è attivato intorno a Cavatigozzi».

Soddisfatta e cautamente ottimista è anche l’assessore all’Istruzione del Comune, Roberta Mozzi: «Positiva è stata l’apertura mostrata dal dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, Imerio Chiappa durante la nostra interlocuzione della settimana scorsa. Ora aspettiamo solo l’ufficialità della autorizzazione della classe. Questa dipende dall’Ufficio Scolastico Regionale, che dovrà definire la dotazione organica complessiva e questo potrebbe avvenire verso la fine di aprile — osserva l’assessore, che da ex preside di scuola si muove agilmente nelle normative per la formazione degli organici —. La sinergia e l’interlocuzione fra amministrazione scolastica e Comune, oltre che con l’Ust, ha funzionato ed ha permesso di dare evidenza alle attese della comunità di Cavatigozzi e lavorare insieme per dare una risposta. Diciamo che l’aver sollevato il problema e l’impegno della dirigente scolastica e della comunità della Cava hanno portato a individuare i due iscritti che mancavano per raggiungere il numero minimo per la formazione della classe prima. Ora il percorso per trasformare questa possibilità in realtà è meglio tracciato e più certo».

Giovanna Bonetti, presidente del comitato di quartiere, esprime la sua soddisfazione: «È un bel segnale, che fa ben sperare. Per una comunità sapere attiva e viva la propria scuola è importante. Poter contare sulla primaria offre alle famiglie uno strumento per vivere con partecipazione la comunità».

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