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CREMONA

Raccolti fondi per il barista massacrato

Il cruento episodio nella notte tra il 22 e il 23 febbraio 2025. L’iniziativa solidale ha l’obiettivo di raccogliere almeno 50mila euro e la partenza è stata decisamente incoraggiante

Riccardo Maruti

Email:

rmaruti@laprovinciacr.it

12 Marzo 2025 - 17:50

Raccolti fondi per il barista massacrato

CREMONA - È stata lanciata sulla piattaforma online GoFundMe una raccolta fondi (il link è https://gofund.me/d45a2ff7) per assicurare le cure necessarie al barista 36enne aggredito dal branco e colpito al volto con una bicchierata nella notte tra il 22 e il 23 febbraio. L’iniziativa solidale, organizzata su spunto di un gruppo di amici e colleghi della vittima della brutale esplosione di violenza, ha l’obiettivo di raccogliere almeno 50mila euro. E la partenza è stata decisamente incoraggiante: i sottoscrittori sono già nell’ordine delle centinaia e le donazioni si fanno di ora in ora più generose.

Il barista cremonese — pestato sul luogo di lavoro, in piazza Roma, a ridosso dell’orario di chiusura — resta ricoverato all’ospedale Maggiore di Cremona. A suscitare preoccupazione sono, in particolare, le condizioni di un occhio, centrato in pieno dal bicchiere infranto e poi vigliaccamente utilizzato come un pugnale. Il quadro clinico del 36enne è in lento ma progressivo miglioramento e i medici stanno facendo di tutto per restituirgli la vista. Le speranze sono vive ma il percorso, a prescindere dagli esiti, sarà complicato e tutt’altro che breve.

Lo lascia intendere chiaramente chi ha scelto di lanciare la campagna di crowdfunding: «Come amici e concittadini, è nostro dovere fargli sentire il nostro appoggio e affiancarlo in questo processo lungo di recupero attraverso un percorso clinico adeguato — scrivono nel testo di presentazione della raccolta fondi —. L’obiettivo è aiutare lui e la sua famiglia a coprire le spese mediche che — ci auguriamo — lo possano aiutare a superare questo momento. Un piccolo contributo da parte di ciascuno può davvero fare la differenza». Non meno significativo è l’incipit dell’appello a donare: «Un gesto violento e non giustificato ha cambiato la percezione di tutti noi, ma soprattutto ha cambiato la vita di un nostro caro amico. È capitato a lui, ma sarebbe potuto succedere a chiunque». E il primo passo per fare in modo che non succeda più è partecipare all’iniziativa di solidarietà.

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Commenti all'articolo

  • mondo

    13 Marzo 2025 - 03:02

    Troppi nullafacenti la maggior parte minori. La città ne risentirà sempre di più prima i centri commerciali, Internet e infine le bande di delinquenti il centro tutte le città

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