L'ANALISI
12 Marzo 2025 - 16:07
PIZZIGHETTONE - Gli atti vandalici ai danni delle due stazioni ferroviarie sono ormai talmente frequenti da perdere il conto, ma stavolta gli incivili hanno oltrepassato il segno imbrattando di escrementi il sottopassaggio che conduce al secondo binario della stazione di Gera. All’alba di ieri, a ritrovare fazzoletti sparsi a terra e ‘ricordini’ è stata l’addetta alle pulizie del Gruppo Tedeschi nel turno del proprio lavoro. Ha così bonificato e ripulito l’area, non nascondendo lo sgomento che si unisce alla paura (anche dei pendolari) per una situazione ormai fuori controllo.
Erano presenti anche altri tipi di rifiuti, che lasciano intendere una frequentazione notturna degli spazi della stazione pizzighettonese. Il fatto che ormai pochi treni fermino lì, perché la fermata principale è quella di Ponte d’Adda, ha probabilmente trasformato lo spazio di Rfi in ‘terra di nessuno’ e dunque maggiormente esposta agli atti vandalici, nonostante le ripetute bonifiche e sistemazioni.
Tanto per ricordare il recente passato: scritte e vetrate rotte, danneggiata la porta d’ingresso della sala di attesa e rotto il vetro laterale sinistro della cabina di comando. E pensare che quella stazione è meta di ‘cineturismo’ da quando è stata resta famosa dalla nota scena di addio del film premio Oscar 'Chiamami con il tuo nome’ di Luca Guadagnino. Ma i problemi non mancano neppure a Ponte d’Adda, dove una decina di giorni fa è stato infranto con un sasso il monitor che indica arrivi e partenze.
«Purtroppo come Comune possiamo fare ben poco, se non mettere a disposizione le registrazioni delle nostre telecamere di via Don Zanoni, nei pressi dell’oratorio, che già sono servite per filmare gli autori di alcuni atti – spiega il sindaco Luca Moggi –. Noi segnaliamo e caldeggiamo interventi, come quello appena realizzato proprio a Ponte d’Adda. Se parliamo invece della stazione di Pizzighettone, mi pare evidente serva una riflessione anche in ottica futura: ormai fermano pochissimi treni e quindi è forse il caso di pensare ad una stazione unica. Nel frattempo possono essere introdotti meccanismi di chiusura notturna, dato che la maggior parte degli episodi accade appunto di notte».
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