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L'ULTIMO SALUTO

«Ora la sua anima immortalata nel cielo»

A San Giacomo l’ultimo saluto allo storico fotografo Capitano, scomparso a 90 anni

Dario Dolci

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12 Marzo 2025 - 15:37

«Ora la sua anima immortalata  nel cielo»

CREMA - Familiari, parenti, amici, ex colleghi negozianti, clienti e semplici conoscenti. Si sono dati appuntamento in tanti questa mattina nella chiesa parrocchiale di San Giacomo per dare l’ultimo saluto a Roberto Capitano, il fotografo di Crema per eccellenza, spentosi lunedì all’età di 90 anni. Il feretro è arrivato dalla camera ardente, che era stata allestita presso la residenza sanitaria-assistenziale della Fondazione benefattori cremaschi, in via Kennedy. Giusto un centinaio di metri più in là della chiesa. All’esterno dell’edificio religioso, un cielo grigio plumbeo a fare da decoro, come fosse una delle sue tante foto in bianco e nero, una delle migliaia scattate in una lunga e da tutti apprezzata carriera.

«Con i suoi scatti — ha affermato don Michelangelo Nufi nell’omelia della funzione funebre – ha immortalato luoghi, avvenimenti e persone. Ora, sarà il Signore a rendere immortale la sua anima». Roberto Capitano era stato il primo a fotografare la città dall’alto, negli anni Settanta, sorvolandola a bordo di un aereo da guerra dotato di una speciale apertura. Quelle immagini sono rimaste affisse a lungo a palazzo comunale e ora sono conservate nell’archivio storico del centro ricerche Alfredo Galmozzi, che rappresenta la memoria della città. E la sua Crema, Capitano l’aveva ritratta in tante occasioni.

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Nel 1962 aveva aperto il suo primo negozio in via XX Settembre e qualche anno dopo si era spostato di alcune decine di metri, pur rimanendo nella stessa via centrale cittadina. Dopo il primo trasloco, alla fotografia aveva aggiunto anche un reparto di ottica, che ha mantenuto anche quando, nel 1992, ha cambiato di nuovo sede, insediandosi in via Mazzini. Nel 2005 gli è subentrato Filippo Razzini, ma Capitano gli è rimasto a fianco, per trasmettergli la sua esperienza e i suoi consigli e perché amava il contatto con i suoi clienti. Nel momento della pandemia da Covid, ha poi deciso di ritirarsi a vita privata. Una vita divisa tra la fotografia e la passione per la moto. Ne ha avute tante e amava cambiarle spesso e fare dei lunghi viaggi. Lunghi, come quello che ha intrapreso oggi. L’ultimo.

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