L'ANALISI
10 Marzo 2025 - 16:26
CREMONA - Pochi movimenti in area golenale, fatta eccezione per l’allestimento del cantiere e la realizzazione di una scala in legno per raggiungerlo, mentre sopra si è visto qualche posto di blocco che ha scoraggiato gli autotrasportatori più indisciplinati: si è conclusa la prima settimana di lavori al ponte e di divieto di transito per i Tir, con una decina di multe staccate dagli agenti della Polizia municipale castelvetrese (al momento non è possibile sapere invece quanti sono stati sanzionati con le telecamere) e con i soliti dubbi sul futuro del maxi intervento di manutenzione.
Teoricamente questa prima fase, che prevede saldature a nodi e traversi, dovrebbe durare 45 giorni durante i quali resterà in vigore il divieto per i mezzi sopra le 7,5 tonnellate. Ma se dovesse essere necessaria una proroga? Il prefetto di Cremona, Antonio Giannelli, ha già le idee chiare: «Quindici giorni prima di quella ‘scadenza’ – ha detto – convocherò un tavolo per capire la situazione. E in caso vengano prospettate proroghe suggerirò l’installazione di strumenti di dissuasione fissi».
Ancora prima del vertice annunciato da Giannelli, già domani in Provincia a Piacenza il sindaco di Castelvetro Silvia Granata incontrerà i tecnici: «Non si vedono controlli se non da parte della Polizia municipale di Castelvetro – è la stoccata del sindaco –. Il numero di camion in transito sembra comunque diminuito, probabilmente anche per effetto del cantiere di largo Moreni oltre che della segnaletica posizionata. In Provincia ho chiesto un incontro tecnico durante il quale chiederò anche delle rilevazioni tramite le telecamere. Inoltre, voglio capire la posizione di Autovie Padane rispetto alla gestione delle eventuali chiusure del tratto Cremona-Castelvetro».
Proprio oggi è stato chiuso per lavori il casello in ingresso di Caorso direzione Cremona-Brescia: negli orari di punta mattutini il traffico si è riversato per forza di cose sulla statale Padana Inferiore, dunque con un incremento di mezzi anche sul ponte. E pur essendo diminuito effettivamente il numero dei tir, attorno alle 10.30 è bastato transitare in entrambe le direzioni per contarne cinque sul ponte.
Il comandante della Polizia locale di Cremona, Luca Iubini, dice che qualche posto di blocco c’è già stato, ma che da questa settimana entrerà nel vivo il coordinamento con le altre forze di polizia: «Faremo controlli a scacchiera per quanto riguarda la nostra parte, ci stiamo organizzando, ma certo non potremo essere presenti 24 ore su 24».
Andrea Lozza, di Fita Cna Cremona, spiega intanto il punto di vista degli autotrasportatori locali: «Per noi il divieto è un bel problema da tempo e adesso è ancora più stringente. Non dimentichiamo che quando accade qualcosa in autostrada di fatto siamo completamente fermi. La provincia di Cremona è molto penalizzata a livello di viabilità perché non ci sono alternative e l’unica che poteva esserci, vale a dire il terzo ponte, è stata archiviata. Parliamo di un viadotto vecchio, che andrebbe forse alleggerito anche di traffico leggero, ma anche della necessità di attraversare la città. Il disagio rischia di penalizzare anche lo sviluppo futuro del territorio, forse è il caso di tornare a parlare di alternative viabilistiche».
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