L'ANALISI
10 Marzo 2025 - 05:15
I rifiuti abbandonati in via Brescia e poi rimossi
CREMONA - La polizia ecologica della Provincia ha aperto un’inchiesta sulle due discariche abusive di via Brescia. Qualche giorno fa una lavatrice, una stampante e altri materiali erano stati abbandonati accanto al cestino, all’imbocco del sottopasso che porta a San Bernardo. Dopo la segnalazione dei cittadini, sono stati rimossi. Due giorni dopo nello stesso luogo sono stati abbandonati decine e decine di sacchi della spazzatura, con dentro ogni sorta di rifiuti, ‘appoggiati’ al cestino dell’immondizia, sommergendolo completamente.
È scattato subito l’allarme dei residenti, qualcuno ha chiamato la polizia urbana che ha fatto intervenire il nucleo ecologico della Provincia, mentre i rifiuti venivano prontamente rimossi. Quattro agenti in borghese (con tanto di tesserino) sono intervenuti e hanno avviato le ricerche per individuare i responsabili dell’azione vandalica. Prima di tutto hanno chiesto ad alcuni esercizi commerciali di poter visionare le telecamere di sorveglianza, ma purtroppo gli impianti non arrivano fino al cestino, così come quelle del condominio di fronte. Poi hanno percorso tutto il tratto coperto del Cavo Cerca, bussando ai residenti, guardando le loro telecamere e chiedendo se avessero visto qualcosa. E sembra che qualche elemento lo abbiano dato, così come anche l’analisi dei rifiuti rimossi, può darsi dunque che il cerchio si stringa attorno agli incivili.
Ma discarica selvaggia non si limita solo a via Brescia. Poco lontano, nel cortile delle case ma di edilizia pubblica di via Zapponi (nella foto in alto), a Borgo Loreto, per l’ennesima volta la zona dei cassonetti è stata trasformata in un immondezzaio a cielo aperto.
Ma tutto il territorio purtroppo ne risente: non c’è fosso, zona appartata, rive o arginelli che non hanno il loro sacchetto o i loro sanitari abbandonati.
Mai però come la situazione che si può ammirare dalle parti di di via San Quirico lungo la strada di campagna che collega Cremona con il Boschetto, che si potrebbe definire, con un po’ di esagerazione (ma neppure tanto), una piccola terra dei fuochi locale. In questo chilometro sterrato che si snoda tra i campi, con sullo sfondo il Torrazzo e la chiesa di Santa Maria del Boschetto, vi sono tonnellate di rifiuti di tutti i generi, dall’amianto alla plastica, da moto e motorini incendiati a bidoni di materiali chimici, vuoti o meno non è dato sapere, dagli elettrodomestici alle spugne di materasso sparse ovunque, dai mobili a cassoni pieni di rifiuti imbustati che forse potrebbero svelare qualche indizio sull’identità degli ‘scaricatori’. Infine dagli inerti, mattoni, mattonelle, tubi, pezzi di sanitari, rubinetti che fanno capolino dai fossi, dalle pozzanghere, dalla terra rimossa, tra le radici degli alberi. Forse anche da queste parti una piccola indagine non guasterebbe.
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