L'ANALISI
01 Marzo 2025 - 18:17
Lavinio Penzani
CASTELVERDE - Nei nostri paesi ci sono figure ‘speciali’ che per bontà di carattere, altruismo o impegno civile e sociale si fanno voler bene. Uno di questi era senza ombra di dubbio Lavinio Penzani, nato e vissuto tutta la vita a Castelverde, scomparso ieri a 91 anni. Da tempo era ospite della Rsa ‘Redentore’ che era diventata la sua seconda famiglia, alla quale, fino a quando le forze glielo hanno concesso, ha dato tutto, aiutando il personale con il suo inseparabile berretto da marinaio. Non si era mai sposato, Lavinio, e per una vita aveva fatto il muratore nella piccola azienda edile di famiglia, per poi arrotondare la pensione con qualche paghetta raccogliendo i rottami di ferro che le famiglie di Castelverde avevano necessità di smaltire. E se il paese aveva bisogno di volontari, lui accorreva senza problemi.
La parola d’ordine? «Ciama Lavinio, el ghè pensa luuìù» («chiama Lavinio, ci pensa lui»). Perché lui ci teneva al suo paese e spesso e volentieri lo vedevi prendere in mano la ramazza per pulire i marciapiedi. «Era una delle persone più simpatiche e caratteristiche della nostra Fondazione – annota dispiaciuto il presidente don Claudio Rasoli – gioviale e sempre aperto alla battuta, disponibile con le animatrici a dare una mano nei reparti contribuendo a costruire una bella atmosfera fra gli ospiti e negli ultimi anni ha davvero dato un contributo importante. Era lo zio materno del nostro vice presidente Palmiro Fanti e dei fratelli Massimo e Mauro ai quali ci stringiamo e porgiamo le nostre più sincere condoglianze a tutta la famiglia. Davvero Lavinio ci mancherà».
I funerali di Penzani si terranno lunedì mattina alle 11 nella cappella dell'Opera Pia. Dopo la cremazione, Lavinio riposerà nel cimitero di Costa.
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