L'ANALISI
28 Febbraio 2025 - 15:55
CREMONA - Per circa vent’anni ‘fidei donum’ in Brasile, profondo conoscitore della storia e del rapporto tra le religioni, in particolare l’Islam e le nuove forme di religiosità, don Mario Aldighieri è morto giovedì sera alla casa di cura Ancelle della carità, dove era ricoverato da alcuni giorni dopo la lunga permanenza in ospedale in seguito ad una caduta in casa e al collegato, improvviso, aggravarsi delle sue condizioni. Aveva 88 anni.
Nato a Soresina il 27 giugno 1937, don Aldighieri era stato ordinato sacerdote il 27 maggio 1961, mentre risiedeva nella parrocchia cittadina di Sant’Abbondio. Vicerettore del Collegio Gregorio XIV dal 1961 al 1967, è stato poi vicario della parrocchia cittadina di Sant’Agata dal 1967 al 1972 e i successivi vent’anni li ha trascorsi in Brasile come sacerdote fidei donum nel Maranhão e nel Goiás, come parroco e insegnante.
Aveva conseguito la licenza in Missionologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, la licenza in Filosofia alla Pontifícia Universidade Católica de Minas Gerais, a Belo Horizonte, e un master in Storia alla Universidade Federal de Goiás, a Goiânia. Oltreoceano per cinque anni ha anche svolto il delicato incarico di segretario nazionale della Comissão pastoral da terra, la commissione pastorale della terra della Conferenza nazionale dei Vescovi del Brasile, organo impegnato nella promozione della conquista dei diritti e della terra e della produzione sostenibile. Il suo impegno gli valse anche diversi problemi con le autorità locali.

Rientrato in Italia nel 1994, ha prestato servizio per tre anni presso il Centro unitario per la formazione missionaria di Verona, incaricato della sezione America Latina. A lungo insegnante di Storia delle religioni in seminario a Cremona e poi nei seminari unificati di Cremona, Crema, Lodi e Vigevano oltre che all’istituto superiore di Scienze religiose Sant’Agostino, don Mario ha ricoperto diversi incarichi anche in Curia: responsabile diocesano del Segretariato Migrantes (1998-2008), del Segretariato per lo studio delle nuove forme di religiosità (1999-2016), del Segretariato per la Cooperazione con le Chiese sorelle (2005-2008) e del Segretariato per le attività ecumeniche (2008-2013), ricoprendo anche il ruolo di responsabile per il Catecumenato degli adulti (2005-2012).
Nel 1998 aveva assunto anche l’incarico di collaboratore parrocchiale della parrocchia Cristo Re e proprio lì, pur concludendo formalmente l’incarico di collaboratore nel 2007, ha sempre continuato a rendersi disponibile, in particolare per la messa domenicale delle 8.30, fino a che le condizioni di salute glielo hanno permesso. Non solo: «Ha comunque proseguito anche dopo a frequentare la comunità, partecipando assiduamente alle celebrazioni, nascosto tra l’assemblea, secondo quel suo modo umile e discreto che ha sempre contraddistinto la sua personalità» ne tratteggia il carattere la diocesi.
Molti i suoi interventi e le conferenze: tra le ultime pubblicazioni si ricordano, per l’Editrice Gabrielli, ‘Il Brasile un gigante verde’, uno spaccato della realtà carioca, quarto volume della ‘Piccola Enciclopedia per un turismo alternativo’ realizzata in collaborazione con il Pime-Pontificio istituto missioni estere; ‘Il Ragazzo di Nazareth’, un viaggio nell’intimità della casa e del villaggio di Nazareth; e ‘Suona il Jobel’, libro di ispirazione alla meditazione oltre che ricerca finalizzata alla conversione e all’impegno sociale. E poi anche ‘Il falegname di Nazaret’, testo in cui don Aldighieri cerca di entrare nell’intimo di Giuseppe. I funerali sono ancora da fissare.
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