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MADIGNANO

L’area-cani da maggio a pagamento

Cento euro l’anno per i residenti e 130 per chi arriva da fuori, opposizione all’attacco

Dario Dolci

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01 Marzo 2025 - 10:36

L’area-cani da maggio a pagamento

MADIGNANO - È polemica sul nuovo regolamento comunale sull’area verde attrezzata per la sgambatura dei cani, che si trova all’interno del parco pubblico di viale Abbazia. L’area è stata istituita nel 2016, è recintata, ha le dimensioni di circa 23 metri per 45 e dispone delle attrezzature adeguate. Tutti i proprietari di cani che vogliano accedervi dovranno, per quanto stabilito dal Comune, fare richiesta d’iscrizione all’ufficio tecnico. A partire dal primo maggio, il rilascio del permesso sarà subordinato al pagamento di un canone annuale di 100 euro per i residenti e di 130 per i non residenti. Tutti i cani particolarmente aggressivi devono essere obbligatoriamente muniti di museruola all’interno dell’area, nella quale è ammessa la presenza contemporanea di un massimo di 10 animali. Il proprietario non deve inoltre mai lasciare incustodito il cane. E non è consentito introdurre esemplari che abbiano meno di tre mesi di vita o che siano malati.

«L’area — ha spiegato il sindaco Piero Guardavilla in consiglio comunale — costa 2.500 euro l’anno per lo sfalcio dell’erba e per altre manutenzioni. Non si tratta comunque di una questione economica. Il fatto è che i giardinieri non vogliono più entrarci perché ci sono persone che non puliscono. Speriamo che imponendo un costo, la gente sia più attenta e più civile».

Contro le argomentazioni del sindaco e contro il regolamento approvato l’altra sera dal consiglio, si è espresso il rappresentante di minoranza Diego Vailati Canta: «Fino a ora l’accesso all’area era gratuito. Introdurre un pagamento annuale di 100 e 130 euro rappresenta un costo elevato per i proprietari di cani e tutto ciò senza apportare migliorie o servizi aggiuntivi. Non è affatto detto che gravandoli di un costo i proprietari si comportino in maniera più civile. È solo una nuova tassa mascherata, o una strategia per smantellare l’area? L’ introduzione di un canone così elevato potrebbe scoraggiare i cittadini dall’utilizzarla, fornendo all’amministrazione la giustificazione per chiuderla definitivamente e destinare lo spazio ad altri scopi. Dispiace constatare che, con questo escamotage, si rischia di perdere un servizio richiesto nel 2016 da un nutrito gruppo di persone e che attualmente risulta essere molto utilizzato dai possessori di cani».

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