L'ANALISI
28 Febbraio 2025 - 09:54
CREMONA - Un anno fa li hanno mandati via da scuola, perché si comportavano male. E perché erano più le «bigiate» che le presenze in classe. Più che studiare, preferiscono andare in giro a mostrare i muscoli e a menare le mani (l’accusa) i due fratelli gemelli albanesi, 18 anni, mercoledì sera finiti in carcere, arrestati dalla polizia dopo l’aggressione al titolare del K2 Kebab, in via Guarneri del Gesù. In arresto è finito anche un 17enne italiano, mandato in una comunità. Tentata rapina è l’ipotesi di accusa contestata dal pm Francesco Messina.
Non è la prima aggressione ‘firmata’ dai gemelli. Sempre loro fanno parte della banda di via dei Mille, dei giovanissimi incappucciati che nella notte tra l’1 e il 2 febbraio, all’angolo con via Bissolati, hanno mandato all’ospedale un 28enne ferito con un temperino due volte, una all’altezza delle reni. E trasportato al Pronto soccorso in «codice giallo». Lo stesso codice di gravità con cui due sere fa è arrivato al Maggiore il 39enne titolare del Kebab: dietro il bancone si è preso un pugno in un occhio e una ferita alla fronte, accoltellato per essersi rifiutato di dare da bere a quei violenti entrati nel locale già ubriachi. Erano le sei di sera.
Non si reggevano in piedi. Prima del Kebab, i bulli si erano infilati in un negozio. Cercavano il bagno. Sono stati invitati ad andarsene. Si sono diretti verso il K2. Con loro c’erano delle ragazze: durante l’assalto «li incitavano». Aggressione e fuga verso i giardini pubblici. Nel giro di poco, con la collaborazione della polizia locale, i tre sono stati presi, portati in Questura e arrestati.
A Ca’ del Ferro, i gemelli attendono che il gip fissi, in queste ore, l’udienza di convalida dell’arresto. Li difendono gli avvocati Stefania Giribaldi e Cesare Grazioli: mercoledì sera erano di turno per gli arrestati. Se i gemelli si sottoporranno all’interrogatorio di garanzia o se staranno zitti, è presto per dirlo.
Torniamo alla notte di violenza in via dei Mille. Il branco (cinque o sei) aveva preso di mira un compagnia di ragazzi: due di loro erano riusciti a scappare. L’amico del ferito ha raccontato: «Con un amico venivamo da un concerto e volevamo finire serata al pub. Abbiamo parcheggiato l’auto in via Bissolati e ci siamo incamminati verso via dei Mille». Qui hanno incrociato un ragazzo in compagnia di un’amica. «Erano spaventati, lui portava sulla guancia quello che ci ha detto essere il segno di uno schiaffo. ‘C’è un gruppo di ragazzi che ci segue e ci minaccia. Aiutateci’. Abbiamo visto cinque o sei persone con il volto coperto da passamontagna, bandane oppure dai baveri alzati. Erano vestiti di nero e, come un branco, avevano accerchiato un ragazzo in bici con la sua ragazza. Urlavano insulti e volevano i soldi. Con loro, un po’ defilata, anche una ragazza a viso scoperto nel ruolo di spettatrice. Abbiamo deciso di spostarci per raggiungere il pub e chiedere aiuto». Ma «il branco si è mosso verso di noi e ha cominciato ad urlarci di ‘toglierci dai c...’. Il mio amico allora ha preso per un braccio la vittima per portarla via: ‘Lui viene via con noi’. Nel fare questo, però, ha mostrato la schiena alla gang. Uno di questi, allora, un ‘orso’ alto più di un metro e ottanta e corpulento, ha estratto una lama, ha sferrato un fendente al mio amico con grande violenza. E poi un altro ancora all’altezza delle reni. Volavano anche pugni in testa ai soccorritori». Il branco è scappato in via Bissolati. Nel pub sono stati chiamati i soccorsi. Polizia e carabinieri sono arrivati subito.
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