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Sosta: ad Aem 1,4 milioni, con Saba trattativa segreta

Zanacchi in commissione Vigilanza: «Ztl riscritta per favorire residenti e commercianti». Carassai (FI): «La risoluzione del contratto con la Spa romana valutata 13 milioni nel 2018»

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

26 Febbraio 2025 - 08:22

Sosta: ad Aem 1,4 milioni, con Saba trattativa segreta

La commissione Vigilanza

CREMONA - Ammonta a quasi un milione e mezzo di euro l’introito derivante dalla gestione della sosta a pagamento nel 2024 per Aem Spa. Precisamente: 1.432.708,19 euro. Lo ha comunicato il presidente Tommaso Coppola ieri nel corso della commissione di Vigilanza convocata per discutere il tema dei parcheggi. In particolare, i commissari chiedevano all’amministrazione notizie sullo «stato di avanzamento dell’attuazione della delibera del 2018 per il recesso dal contratto di concessione stipulato con Saba» e «stato avanzamento progettualità relativa al gestore unico della sosta». Un tema — è stato sottolineato — condiviso in campagna elettorale da entrambi i principali schieramenti. Coppola ha spiegato che sono 1.978 gli stalli blu gestiti dalla partecipata del Comune che, per consentire di essere meglio identificati — visto che costano meno di quelli di Saba —, riporteranno la scritta Aem. Il tasso di occupazione di questi posti auto varia da un dato prossimo allo zero in via del Macello al 38% di quelli più utilizzati: «Un tasso molto più alto — ha aggiunto Coppola — hanno quelli in corso Vittorio Emanuele II che però — e non entro nel merito della scelta - non sono stati affidati ad Aem».

Proprio qualche giorno fa le tariffe dei parcheggi a raso gestiti da Aem sono state abbassate: è stata riportata da una a due ore la durata della sosta gratuita all’ora di pranzo e in Zona 1 e Zona 2 (alta rotazione) si pagherà dal lunedì al sabato, escluso festivi, 1,70 euro all’ora, con 1,40 per la prima ora. «Una mossa che crediamo possa renderci più competitivi e incrementare l’utilizzo dei nostri posti auto. Avremo modo di analizzarne gli effetti». Sul calo delle tariffe si è però accesa la polemica. Maria Vittoria Ceraso (Oggi per Domani) infatti ha ricordato la propria richiesta nel consiglio comunale dell’ottobre 2022 rivolta alla maggioranza di non ridurre la sosta gratuita da due a un’ora. Proposta respinta: «Perché oggi invece tornate sui vostri passi? Qual è la direzione? L’idea è che manchi una visione, che le decisioni siano prese a spot. Cosa è cambiato dal 2022?».

L’intervento ‘politico’ di Ceraso ha innescato la replica di Roberto Poli (Pd): «Ricordo che il contratto capestro con Saba è stato siglato nel 2014 dalla giunta Perri, di cui Ceraso faceva parte. Sulle tariffe cosa è cambiato? È successo che Saba ha aumentato le sue e Aem si è fatta carico di un intervento calmierante, diminuendo le proprie. E aggiungo che l’aumento delle tariffe è per Saba un atto dovuto sempre in base a quel contratto capestro».
Guidata da Chiara Capelletti, la Vigilanza è stata convocata dal consigliere comunale di Forza Italia, Andrea Carassai, per sapere «a che punto siamo dopo la delibera della giunta Galimberti del 2018? A quanto ammonta la somma dovuta a Saba?».

A dare risposte per l’amministrazione è stato l’assessore alla partita, Luca Zanacchi, che però sulla partita della risoluzione del contratto con Saba ha rinviato ad un prossimo incontro: «Faccio fatica in una commissione aperta al pubblico e registrata a riportarvi quello che nelle ultime settimane si è ipotizzato insieme ai tecnici di Aem. Allora — è stata la proposta — convochiamo la commissione apposita, ma a porte chiuse e con il vincolo della segretezza e procediamo così a condividere con le minoranze il nostro percorso», senza rendere pubblici gli elementi riservati della trattativa.

Paola Tacchini (M5S), Carassai e Ceraso hanno manifestato la loro approvazione alla proposta, ma sono stati invitati da Capelletti, eletta con Fratelli d’Italia, ad una ricognizione della minoranza: «Mi riserverei una riflessione». La ‘frenata’ di Capelletti è stata quindi condivisa.

Per quanto riguarda Aem, Coppola ha ribadito l’interesse della partecipata del Comune ad assumere il ruolo di gestore unico della sosta. Anzi, ha aggiunto: «Aem è leader di mercato sui parcheggi (con una proporzione di 80 a 20, ndr), un dato da cui non può prescindere ogni rapporto con Saba».

Quanto alle prospettive dell’amministrazione sulla sosta, Zanacchi ha fatto riferimento ad una ricognizione e ad una relazione tecnica approvata dalla giunta nel 2024. Ha quindi spiegato che sarà rivista l’ordinanza sulla Ztl, muovendosi su due principi: «rendere effettiva la possibilità per i residenti di parcheggiare in centro e alle attività commerciali di operare. Il tutto garantendo la sicurezza di pedoni e ciclisti».

E sono costate 75mila euro le tre perizie richieste dalla giunta per valutare il costo della exit strategy dal contratto con Saba. Lo ha affermato Carassai, che ha chiesto la convocazione della Vigilanza. Carassai ha poi spiegato che la prima, firmata da PricewaterhouseCoopers Srl (Pwc) nel 2018, «è la più convincente».

Sono tre le strade indicate dagli advisor: «Il primo scenario è quello del mantenimento della situazione attuale che però prevede l’adeguamento automatico delle tariffe e che sia il Comune a ripianare eventuali squilibri del Pef di Saba. Il secondo scenario è quello della clausola tombale che elimina l’obbligo di riequilibrio dei conti a carico del Comune e però concede ulteriori posti auto a Saba, ad esempio l’autosilo Massarotti. La terza strada è quella più favorevole e prevede la risoluzione del contratto. Nel 2018 il costo fra le varie voci di risarcimento era stato stimato in 12 o 13 milioni». E sulla risoluzione del contratto si sono detti d’accordo maggioranza e opposizione. Le domande a Saba, però, sono rimaste in tasca ai commissari dal momento che l’azienda non ha ritenuto di essere presente, al contrario di Aem, intervenuta con la dirigenza a ranghi completi. Capelletti ha espresso il suo «personale rammarico» per la decisione di Saba, che invitata «ha comunicato il suo no solo stamattina (ieri, ndr)».

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