L'ANALISI
25 Febbraio 2025 - 21:17
La riunione del Comitato per l'Ordine e la sicurezza
CREMONA - La brutale aggressione di sabato notte in piazza Roma chiede risposte urgenti. Le domandano il barman aggredito e ferito, la sua famiglia, i commercianti del centro che non ne possono più e sono esasperati, i cittadini che hanno paura.
Le prime risposte, in attesa degli sviluppi investigativi che potrebbero anche essere imminenti, arrivano dal vertice convocato dal prefetto, Antonio Giannelli, al tavolo del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica con i rappresentanti delle forze dell’ordine.
Fa una premessa significativa, il prefetto: «Le indagini sono in corso e non c’è dubbio che andranno a buon fine, garantendo una risposta efficace come sempre è accaduto».
Poi articola la sua analisi: «La strada più immediata è l’intervento massiccio per un periodo limite, ma non funziona. Serve, invece, coordinamento tra strumenti, perché è l’ordinarietà che contribuisce in maniera determinante a elevare i livelli di sicurezza».
Del resto, «è più facile giudicare ciò che accade rispetto a ciò che non accade, perché gli atti di criminalità che vengono sventati grazie al lavoro costante delle forze dell’ordine è meno visibile al pubblico. Il nostro intervento deve essere nell’ottica del coordinamento tra forze, per costruire un alto grado di sicurezza percepita nell’ordinario».
La videosorveglianza è una risorsa strategica: «Che a Cremona va potenziata. Ma serve anche condivisione dei dati. Se avessimo 2mila poliziotti sarebbe tutto più facile, ma anche in quel caso il rischio zero non esisterebbe. Ognuno di noi può percepire situazioni inadeguate per il cittadino, stabilendo una continua collaborazione con le forze di polizia».
L’invito del prefetto: «Chiamate i numeri di sicurezza». Al tavolo c’erano anche il sindaco, Andrea Virgilio, e l’assessore alla Sicurezza e alla Polizia Locale, Santo Canale: in mattinata erano stati in ospedale a trovare il barman ferito. Al loro fianco, al vertice, anche il comandante della Polizia locale, Luca Iubini.
«Dal vertice — afferma l’assessore Canale — è emersa la preannunciata necessità di mettere in campo misure concrete e tempestive. Verranno ulteriormente intensificati i pattugliamenti sul territorio già a partire da questo fine settimana. Da parte dell’amministrazione comunale, giovedì voteremo in consiglio comunale la modifica del regolamento di Polizia locale che prevede l’applicazione del Daspo urbano in caso di accertamento di alcune specifiche condotte vietate. Non appena sarà attuativo, procederemo ad un controllo capillare del territorio con possibilità di allontanamento in caso di violazione».
Non solo. «Nell’eventualità di successive trasgressioni — sottolinea l’assessore Canale — la Questura potrà applicare ulteriori misure restrittive».
La gente chiede sicurezza. «In questi giorni di sgomento, l’amministrazione comunale ha ricevuto numerose sollecitazioni da parte della cittadinanza, comprensibilmente spaventata — prosegue l’assessore —. Ci siamo già adoperati con serietà per farci carico del disagio di famiglie, lavoratori, commercianti e pubblici esercenti».
Domani in agenda c’è l’incontro con il presidente della Federazione italiana pubblici esercizi di Confcommercio.
«Seguirà poi un tavolo di lavoro congiunto tra Comune, Prefettura e associazioni di categoria per disporre nuove misure a tutela di lavoratori e clientela», conclude Canale.
Intanto, è destinata ad essere ulteriormente rafforzata la stretta avviata la scorsa estate, quando per settimane lo stesso perimetro di centro storico era stato al centro di un’emergenza simile, tra rese dei conti a bottigliate, alcol consumato senza limiti, la sensazione sgradevole di ritrovarsi in una sorta di terra di nessuno. Allora come ora erano montati i timori e, parallelamente, la polemica politica. La differenza: la brutalità del pestaggio di sabato notte. E quella violenza, inaudita per Cremona, reclama massima attenzione e guardia altissima.
STAZIONARIE LE CONDIZIONI DEL BARMAN
Restano stazionarie le condizioni di ‘Digiu’, il barman pestato selvaggiamente davanti al locale in piazza Roma, sotto la Galleria XXV Aprile da quattro, cinque giovani. I carabinieri li hanno già individuati. Hanno le ore contate i violenti che alle 2.50 della notte, prima hanno infastidito i clienti del locale. Volevano attaccare briga. 'Digiu' è uscito: «Stiamo chiudendo, andate via». È stato accerchiato, colpito alla nuca con un bicchiere. Caduto a terra, il branco ha infierito brutalmente: il 36enne è stato colpito agli occhi con il bicchiere, è stato preso a calci e pugni. Azione «rapida», poi la fuga verso piazza Stradivari. Il barman è stato sottoposto a un intervento agli occhi. Lui stesso, domenica, aveva fatto scrivere sul social di aver «perso l’occhio sinistro». Domani i medici valuteranno il decorso. I carabinieri stanno ricomponendo i tasselli, quindi trasmetteranno gli atti all’autorità giudiziaria. L’indagine è coordinata dal sostituto procuratore Alessio Dinoi.
(ha collaborato Claudio Barcellari)
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