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Bando Saap, il Garante: «Valutare alternative»

L’avvocato Borgo: «Va tutelato il diritto alla continuità». Il Comune: «Confronti in corso»

La Provincia Redazione

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22 Febbraio 2025 - 08:23

Bando Saap, il  Garante: «Valutare alternative»

Eugenia Grossi e Maurizio Borgo

CREMONA - Sul bando Saap, a pochi giorni dall’inizio del servizio di assistenza agli studenti disabili da parte della nuova assegnataria Progetto A, si esprime anche il Garante nazionale per la disabilità. A sollecitarne l’intervento era stata, nei giorni scorsi, la consigliera di minoranza Maria Vittoria Ceraso, con una dettagliata segnalazione che poneva particolare rilevanza sui rischi legati all’interruzione, in pieno anno scolastico, della continuità educativa per decine di studenti.

Nelle sue osservazioni, il garante, l’avvocato Maurizio Borgo, condivide «le legittime preoccupazioni dei genitori rispetto all’interruzione delle attività degli operatori attualmente impegnati nei progetti individualizzati a favore degli alunni e studenti con disabilità». L’invito all’amministrazione è «di valutare, nel rispetto della normativa vigente in materia di appalti, l’individuazione della soluzione più idonea a garantire la tutela del diritto alla continuità didattica degli alunni e studenti con disabilità».

In particolare il Garante suggerisce di considerare: «La possibilità del differimento dell’esecuzione del contratto con il nuovo aggiudicatario, con decorrenza della stessa a fare data dall’inizio del prossimo anno scolastico» e, «in sede di attuazione del nuovo affidamento, di adottare, per gli alunni che presentano criticità legata alla transizione, misure di affiancamento ‘ad personam’ tra precedenti e subentranti operatori per un tempo adeguato a minimizzarne l’effetto del subentro». In chiusura della sua lettera, firmata martedì scorso, il garante invita il Comune a «dare, in ogni caso, riscontro alla presente entro il termine di cinque giorni».

Ieri i riscontri sono arrivati, affidati alle parole del direttore delle Politiche sociali cittadine Eugenia Grossi: «L’amministrazione comunale condivide pienamente la necessità di garantire la tutela del diritto alla continuità del progetto educativo e didattico degli alunni e studenti con disabilità». In primo luogo il Comune assicura che «gli utenti del servizio sono inseriti all’interno di un ambiente educativo strutturato che, indipendentemente dall’eventuale avvicendamento di alcuni educatori, assicura la continuità educativa nella direzione della costruzione di un ambiente inclusivo». Viene poi esposto il «modello dell’educativa di plesso proposto inizialmente a un numero ristretto di istituti scolastici e successivamente ampliato nell'ottica di una valorizzazione della dimensione educativa ed inclusiva degli studenti in condizione di disabilità». Quanto ai suggerimenti del garante, l’amministrazione apre a una valutazione «in merito alla richiesta di valutare un differimento dell’esecuzione del contratto con il nuovo aggiudicatario, comprendendo le motivazioni alla base di tale proposta e dovendo considerare le implicazioni giuridiche e amministrative che ne deriverebbero, il Comune di Cremona si impegna a rafforzare le verifiche con il nuovo gestore al fine di perseguire ogni possibile misura atta a ridurre gli effetti della transizione, ivi incluse forme di affiancamento tra operatori uscenti e subentranti, come suggerito nella nota». Un’apertura che somiglia più a uno spiraglio che ad una porta spalancata per chi spera in un rinvio a settembre. Ma nel frattempo proseguono «gli incontri, spazi di ascolto e accoglienza con le famiglie».

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