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CREMA. FOCUS SULLA SALUTE

Un terzo dei cremaschi con malattie croniche

In 56.983 seguiti costantemente, nella gran parte si tratta di cardiopatici e ipertesi

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

22 Febbraio 2025 - 05:25

Un terzo dei cremaschi con malattie croniche

CREMA - Oltre un terzo della popolazione residente nel distretto cremasco soffre di patologie croniche e viene dunque assistita costantemente dal sistema sanitario. Si tratta in totale di 56.983 persone, in stragrande maggioranza anziani, che comprende anche il 2% di pluripatologici, equivalente a 1.139 cremaschi. Prendendo a riferimento i dati forniti dall’osservatorio epidemiologico dell’Agenzia per la tutela della salute Val Padana e riferiti all’anno 2022, si ha la conferma che la prevalenza di cronici cresce con l’età, passando da una percentuale del 5% tra i più giovani a quella dell’82% tra i soggetti con 75 anni di età o più.

Sono numeri in linea con quelli del resto del Paese, in cui si stima che, nel 2028, il numero di pazienti cronici arriverà a 25 milioni (il 41%). «Negli anni, si osserva come la prevalenza — ossia la proporzione dei casi esistenti di malattia in una popolazione, calcolata come rapporto tra il numero dei malati e il numero totale degli individui in un dato tempo — sia in leggera crescita per tutte le patologie, fuorché per le cardiopatie e le neuropatie», si legge nel piano di sviluppo territoriale dell’Asst, redatto dalla dirigente responsabile Bianca Gritta con la referente dell’istruttoria Francesca Maria Colombo e poi approvato dalla direzione strategica, guidata dal direttore generale Alessandro Cominelli. «I dati forniti dall’osservatorio epidemiologico dell’Ats Val Padana — prosegue il report cremasco — evidenziano che le patologie croniche, più diffuse nel territorio, siano le cardiopatie, l’ipertensione arteriosa, le ipercolesterolemie, le neoplasie e il diabete». Anche in questo caso, il Cremasco si conferma in linea con la casistica nazionale, che vede come cronicità più frequente l’ipertensione, con quasi 12 milioni di persone. Mentre l’artrosi-artrite interesserà 11 milioni di italiani. Per entrambe le patologie ci si attende un milione di malati in più rispetto al 2017. Tra tre anni, le persone affette da osteoporosi, invece, saranno 5,3 milioni, 500mila in più rispetto al 2017.

gf

C’è poi il capitolo dei costi che le cronicità hanno sulle casse della sanità pubblica nazionale.
«Relativamente ai consumi della specialistica ambulatoriale, i dati forniti dall’Ats Val Padana relativi all’anno 2022 fanno emergere che, nel distretto cremasco, circa l’80% delle prestazioni erogate siano di laboratorio analisi — si legge nel Piano — escludendo quelle di laboratorio, il 78% di esse (pari all’82% della spesa lorda e all’86% della spesa netta) è stato erogato a favore di assistiti con una o più patologie croniche. Nel territorio cremasco, così come nei restanti distretti dell’Agenzia per la tutela della salute, i cronici di età compresa tra i 65 e 74 anni hanno i consumi maggiori di prestazioni (8), per una spesa lorda pro capite che ammonta a 484 euro e che risulta leggermente superiore a quella media dell’Ats, pari a 447 euro».

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