L'ANALISI
21 Febbraio 2025 - 05:00
CREMONA - Nel 2023 sono aumentate del 38,5% rispetto all’anno precedente le denunce di furto in abitazione in provincia di Cremona, un dato che spinge il nostro territorio al nono posto in Italia per il maggiore incremento, secondo i dati contenuti nella terza edizione dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa Censis-Verisure, realizzato con il supporto del Servizio analisi criminale del Ministero dell’Intero e Istat.
L’incremento del 38,5% in provincia di Cremona rispetto al 2022 è ben maggiore rispetto al +10,4% registrato a livello nazionale e anche al +11,6% rilevato in Lombardia. Se l’incremento dei furti fra Adda e Oglio è stato consistente, il dato dell’incidenza di questo reato pone pur sempre la provincia di Cremona fra le prime 50 d’Italia, ma al 44º posto, con 27,69 denunce di furto in abitazione su 10mila abitanti nel 2023. I primi tre territori bersagliati dai topi d’appartamento sono Pisa, Firenze e Lucca, mentre agli ultimi posti per le denunce ci sono Nuoro, Crotone e Oristano (al 106º).
E con 31.442 furti registrati nel 2023 e un tasso di 31,4 furti ogni 10mila abitanti (+6,4 punti rispetto alla media nazionale), è la Lombardia la regione più colpita d’Italia. Si registra inoltre un incremento dell’11,6% dei furti in abitazione rispetto al 2022. A livello nazionale nel 2023 si sono contati 147.660 furti in abitazione, con un aumento del 10,4% sul 2022 e un’incidenza di 25 ogni 10mila abitanti. Il confronto del dato provinciale con quello lombardo è dunque confortante (27,69 contro 31,4 furti ogni 10mila abitanti), mentre è più preoccupante se il raffronto è con la media nazionale (25 furti ogni 10mila abitanti).
Secondo la terza edizione dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa, il 48,0% della popolazione mette il furto in abitazione al primo posto tra i reati che teme di subire. Un timore che in Lombardia trova conferma nei dati. E Milano e Monza-Brianza tra le province più colpite. Le aree più colpite sono quelle metropolitane: Milano, con 9.552 furti registrati (29,4 ogni 10mila abitanti), è seconda solo a Roma. Ancora più preoccupante è la situazione della provincia di Monza-Brianza, che detiene il tasso di furti più elevato della regione, con 37,2 casi ogni 10mila abitanti. Nel 2023 i furti in casa in Lombardia hanno subito un incremento dell’11,6%, valore che riflette una crescente pressione criminale e alimenta un diffuso senso di insicurezza tra i cittadini.
A conferma di questo andamento, l’Osservatorio cita l’Indice di Sicurezza Domestica elaborato da Censis e Verisure. L’indicatore valuta la sicurezza domestica non solo sulla base del numero di furti, ma anche considerando altri fattori che incidono sulla protezione e sul benessere tra le mura di casa, come la presenza di persone vulnerabili, la qualità degli impianti domestici e il livello di sovraffollamento. E l’Indice di Sicurezza Domestica posiziona la Lombardia solo al 17º posto nel ranking regionale, con un punteggio di 94,6, inferiore alla media italiana di 100.
«Pur registrando un elevato livello di sicurezza delle infrastrutture abitative (111,9) — si legge nel rapporto —, la Lombardia sconta un elevato rischio criminale, che ha un impatto diretto sulla sicurezza reale e percepita, generando un senso di vulnerabilità diffuso. L’alto numero di furti e altri fattori di rischio contribuiscono a rendere l’abitare meno sicuro, aumentando la necessità di misure di prevenzione efficaci». Secondo l’Osservatorio Censis-Verisure, «l’89,2% degli italiani considera la sicurezza domestica un elemento essenziale per il proprio benessere e il 50,1% prevede di investire di più in sistemi di protezione nei prossimi anni. Il 64,7% ritiene necessario un sistema d’allarme integrato».
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