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SANITA' E TERRITORIO

Il medico ‘trasloca’ da Spinadesco a Castelverde

Ambulatorio chiuso, preoccupazione per i pazienti anziani e fragili. Il sindaco fa pressioni all’Asst

Luca Luigi Ugaglia

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20 Febbraio 2025 - 16:38

Il medico  ‘trasloca’ da Spinadesco a Castelverde

Il sindaco di Spinadesco Roberto Lazzari e l’ingresso dell’ambulatorio oramai chiuso

SPINADESCO - Il medico si trasferisce in un altro paese, l’ambulatorio di via Mazzini rimane vuoto e la gente, agitata e preoccupata, chiede che l’Asst mandi un sostituto al più presto. Succede a Spinadesco, dove la dottoressa Patrizia Ciancio Cordovana dal 3 febbraio ha chiesto e ottenuto il nulla osta a svolgere la propria attività professionale a Castelverde, in sostituzione del medico Michele Liberto che è andato in pensione.

La dottoressa conserva comunque i propri assistiti del borgo in riva al Po, che però riceverà nel suo studio di Castelverde. Vuol dire che per farsi prescrivere esami, ritirare le ricette e avere consigli devono ogni volta macinare una quindicina di chilometri. È vero che oggi ci sono i pc e con le mail si evitano corse e perdite di tempo, ma è anche vero che gli anziani il computer non ce l’hanno e poi loro sono abituati a guardare in faccia il dottore e a ‘confessarsi’ con lui, magari mentre misura la pressione.

La maggior parte di loro (su circa 1.400 abitanti gli ultrasessantacinquenni sono occhio e croce poco più di 600) non ha più nemmeno la patente e quindi è la categoria più penalizzata. Da qui la richiesta pressante e legittima all’Asst, che malgrado gli sforzi e l’impegno a prendersi a cuore il problema, non potrà dare una risposta tempestiva. Il perché ormai lo sanno tutti, anche in provincia di Cremona mancano i dottori e finora nessuno tra quelli che potrebbero coprire il posto vacante ha accettato. Bisognerà fare quindi un bando per reclutare nuovi camici bianchi, ma ci vorrà tempo.

Il sindaco Roberto Lazzari ce la sta mettendo tutta per alleviare i disagi, ma anche lui deve arrendersi alle regole e ai tempi della burocrazia.

«Siamo a stretto contatto con l’Asst – conferma il primo cittadino - e la nostra farmacia, dimostrando grande attenzione e sensibilità, ha garantito la propria collaborazione e anche il Comune, quando viene a conoscenza di casi di fragilità, attiva i servizi sociali per il sostegno necessario».

Sul sito internet Lazzari ha fatto pubblicare un comunicato ufficiale: «Ho più volte incontrato personalmente i dirigenti Asst di Cremona – si legge nella nota - responsabili dei medici di medicina generale, che ringrazio per la disponibilità, per il lavoro che è stato svolto e che è tuttora in corso per studiare le strategie da adottare per la soluzione delle criticità insorte. Il problema dei medici di base in loco non riguarda solo Spinadesco, la difficoltà di reperire medici di famiglia è un problema noto anche a livello nazionale. Ciò che ho fatto presente è la necessità di procedere, il più presto possibile, per trovare una soluzione percorribile, in particolare per rispondere ai bisogni delle fasce più deboli, primi fra tutti gli anziani, che hanno necessità di avere un punto di riferimento locale in campo medico».

La stessa Asst in una nota, conferma che la dottoressa Ciancio Cordovana prosegue l’assistenza in favore dei cittadini di Spinadesco. «Nella consapevolezza delle criticità assistenziali derivanti dalla nota carenza dei medici di famiglia e assicurando di aver messo in atto ogni azione di contrasto possibile – recita il comunicato - si evidenzia che è facoltà del medico attivare specifiche modalità di presa in carico domiciliare a tutela di assistiti in condizioni di particolare fragilità e che - nella prossima pubblicazione dei ‘posti vacanti’ è già previsto di includere Spinadesco tra i comuni con vincolo di apertura dello studio».

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