L'ANALISI
20 Febbraio 2025 - 10:32
CREMONA - Cercare di tracciare l’andamento della popolazione scolastica non è così immediato. Le incognite sono tante come tanti sono i fattori che possono intervenire nella composizione di chi frequenta le scuole cremonesi.
Per le superiori, ad esempio, quanti provengono dalle province limitrofe. Per questo Michela Dusi nel presentare il focus dedicato allo sviluppo della popolazione scolastica, osserva:
«Utilizzando i dati Istat delle previsioni demografiche comunali e il modello sviluppato nel Tavolo tecnico regionale Istat, Regioni, Anci, Upi–Lombardia, si è stimato il numero di studenti che potenzialmente frequenteranno i diversi gradi di istruzione nei prossimi anni (scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole secondarie di I e di II grado), in provincia di Cremona, nei Comuni con più di 5mila abitanti, nelle diverse aggregazioni territoriali e negli istituti comprensivi — spiega Dusi —. La popolazione da stimare è quella appartenente alle fasce d’età 3-5 anni, 6-10 anni, 11-13 anni e 14-18 anni, che corrisponde ai potenziali studenti che frequenteranno le scuole dell’infanzia, le scuole primarie, le scuole secondarie di I grado e le scuole secondarie di II grado».
Detto questo, la prospettiva non appare certo rosea. «Nel breve periodo, ovvero fino al 2030, si dovrebbe verificare una diminuzione degli studenti in tutti gli ordini scolastici. Nelle scuole dell’infanzia la diminuzione dovrebbe essere del 10%: si passerà dai 6.901 alunni del 2024, ai 6.415 del 2030. Segno meno anche nelle scuole primarie, con un calo del 14%: si passerà dai 13.905 alunni del 2024 ai 12.153 del 2030. Nelle scuole secondarie di I grado i 9.457 iscritti del 2024 diverranno 8.367 fra cinque anni, con un calo del 13%, ma la situazione è destinata a peggiorare: le stime parlano di 7.918 iscritti nel 2043. Alle scuole secondarie di II grado, il calo è del 3,8%, ma lo scenario è destinato a peggiorare col proseguire degli anni. Gli iscritti del 2023, 16.319 studenti, diverranno, a distanza di vent’anni, 12.879. Nel lungo periodo, ovvero fino al 2043 ci potrebbe essere una ripresa della popolazione scolastica soltanto nelle fascia d’età 3-5 anni e 6-10 anni, mentre dovrebbe continuare il calo della popolazione tra 11-13 anni e 14-18 anni. Tutto ciò presuppone un cambio di registro importante, che avrà non poche ripercussioni sulla sopravvivenza di alcuni istituti scolastici, sul numero di docenti e di quello del personale Ata.
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