L'ANALISI
19 Febbraio 2025 - 20:33
CREMONA - Un’altra notte insonne per i residenti di via Goito. Schiamazzi, bottiglie che volano e tanta rabbia degli abitanti del centro per una situazione che torna a presentarsi regolarmente nella piazzetta Coppetti all’angolo con via Palestro.
La segnalazione di una residente parla di «tre persone vestite di nero che hanno spaccato bottiglie nella piazzetta, sul corso Garibaldi e in via Palestro nel bel mezzo della notte». Uno scenario di fronte al quale la reazione è ormai abituale, visto il frequente ripetersi dei disagi: «Come sempre si chiama il 112 che ha ormai memorizzato il nostro nome per le innumerevoli segnalazioni notturne che facciamo anche se stanotte anche altri della zona hanno chiamato le forze dell’ordine». Pattuglie però, almeno stando alla testimonianza, «non se ne sono viste» e il parapiglia si è sciolto al dileguarsi dei tre balordi, che si sono allontanati autonomamente indisturbati (al contrario di chi è stato tenuto in piedi, allarmato dagli schiamazzi).
Se in definitiva il tutto si è risolto senza gravi conseguenze, quel che resta è la frustrazione degli abitanti della zona. C’è addirittura chi minaccia di trasferirsi: «Prima di lasciare definitivamente la città per andare a vivere altrove chiederemo udienza all’assessore Santo Canale giusto per raccontargli cosa signfica incredibilmente oggi vivere in questa città in centro storico in zona pedonale». Un altro capitolo della complicata odissea del decoro cittadino: tra spazi di aggregazione spogli e desertificati (almeno nel caso della suddetta piazza Coppetti), disagio sociale e esigenze dei residenti. «E – si conclude la segnalazione – va accuratamente monitorato il degrado della galleria Kennedy».
Sentito telefonicamente l’assessore responsabile per la sicurezza informa sullo stato delle indagini, già partite per identificare i responsabili. «Abbiamo telecamere sia in corso Garibaldi sia in via Goito, le immagini sono già state acquisite dai carabinieri e l’indagine è in corso da parte loro». Le telecamere avrebbero immortalato i responsabili «in maniera nitida», pertanto l’identificazione non dovrebbe tardare ad arrivare.
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