«Orari giusti o diserto le sedute»

PIADENA DRIZZONA - Non si placa la polemica sugli orari di convocazione del consiglio comunale, innescata dall’assenza dalla seduta di lunedì delle 18.30 di tutti e quattro gli esponenti di minoranza, impossibilitati a presenziare per impegni di lavoro e di altro genere.

L’ultimo sviluppo arriva da Luigi Pagliari (‘SìAmo Piadena Drizzona’) che ha deciso di dimettersi dalla commissione elettorale «in quanto, essendo un imprenditore, non posso usufruire di nessun permesso retribuito. Gli orari in cui le riunioni vengono fatte - sottolinea - non sono conciliabili con i miei orari di lavoro. Nell’ultima occasione era stata convocata per le 13.30».

Pagliari risponde alle dichiarazioni del sindaco Federica Ferrari, secondo cui «il consigliere comunale ha diritto a richiedere permessi lavorativi retribuiti, che vengono rilasciati proprio per partecipare ai consigli comunali ed agli altri impegni di chi riveste questo ruolo». Dice il consigliere di minoranza: «Personalmente non ho permessi retribuiti e neppure ho diritto a rimborsi per malattie o infortuni, vista la tipologia di lavoro che svolgo. Per questo motivo anticipo sin da ora che non potrò essere presente a sedute consiliari che vengano fissate nel tardo pomeriggio. Credo che la presenza dei consiglieri comunali sia fondamentale per il funzionamento del consiglio comunale e che si dovrebbe fare in modo di conciliare le esigenze di tutti, convocando le sedute in orari che non creino difficoltà a nessuno, come peraltro è sempre stato fatto. Voglio inoltre evidenziare il fatto che, anche se per i dipendenti sono previsti per legge, chiedere un permesso al proprio datore di lavoro per prendere parte a un consiglio comunale può creare anche degli imbarazzi».

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