L'ANALISI
18 Febbraio 2025 - 18:18
Nel riquadro il sindaco Gimmi Distante
MONTICELLI D'ONGINA - Il sopralluogo tecnico-politico dei giorni scorsi in località Ponticello a Castelvetro, quando si è parlato anche dell’eventualità di realizzare un attracco a disposizione di Protezione civile e vigili del fuoco, per l’amministrazione comunale di Monticelli è spunto per un’amara riflessione: i vicini di casa, infatti, attendono da tempo proprio la realizzazione degli attracchi concordati con Regione Emilia-Romagna e Agenzia interregionale per il fiume Po.
«Ho saputo della visita del consigliere regionale Luca Quintavalla e di un rappresentante di Aipo a Castelvetro – commenta il sindaco monticellese Gimmi Distante –, mi fa piacere si voglia investire a livello turistico in quell’area ma vorrei sottolineare che ad aprile saranno passati ben sette anni dall’inaugurazione della conca di navigazione di Isola Serafini. Eppure ancora non c’è traccia delle opere di compensazione promesse sul nostro territorio, da realizzare coi ribassi d’asta. Stiamo ancora aspettando interventi che, guarda caso, comprendono la realizzazione di due attracchi a monte e a valle, ma anche di due alaggi proprio per vigili del fuoco e Protezione civile. Oltre a una pista ciclabile. Se si parla di turismo, poi, ricordo anche il nostro impianto di risalita della fauna ittica che potrà restare aperto solo qualche mese visto il taglio dei fondi regionali».
Distante sottolinea che da sette anni il Comune di Monticelli chiede incontri e soprattutto risposte: «Ma siamo ancora in attesa di cenni da parte di Aipo e Regione. Mi auguro che presto potremo avere anche noi l’onore di averli a Monticelli». Il disappunto di Distante è evidente e lo rimarca ricordando che sui temi sono state anche presentate diverse interrogazioni regionali, da parte del consigliere Giancarlo Tagliaferri.
Quindi conclude sarcastico: «Se Aipo fra una visita e l’altra a Castelvetro trovasse il tempo anche per una proposta di progettazione relativa alle nostre opere di compensazione, ne saremmo lieti. Vorremmo capire una volta per tutte quanti sodi ci sono a disposizione e cosa si potrà effettivamente realizzare. Se invece non ci sono abbastanza fondi per fare quanto concordato, lo dicano. E noi in tal caso ci affideremo ad un legale per verificare tutte le spese relative alla conca».
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