L'ANALISI
17 Febbraio 2025 - 11:46
L’architetto comunale Alessandro Amici, il sindaco Silvia Granata, Diego Tarozzi del centro nautico, un tecnico Aipo e il consigliere regionale Luca Quintavalla
CASTELVETRO PIACENTINO - Non solo la piantumazione di 24mila alberi nell’ambito del progetto-parco finanziato dalla Regione con 387mila euro, ma anche il potenziamento dei servizi turistici sul fiume Po con l’ipotesi di realizzare un nuovo attracco e, per il futuro, un sogno: il servizio di traghettamento Cremona-Castelvetro.
Se ne è parlato nel corso di un sopralluogo in località Ponticello, al quale hanno preso parte il sindaco Silvia Granata e l’architetto comunale Alessandro Amici, Diego Tarozzi del centro nautico Tarozzi boats, il consigliere regionale (ma anche capogruppo di maggioranza a Castelvetro) Luca Quintavalla e i tecnici dell’Aipo.
«L’obiettivo è stato quello di raccogliere idee progettuali e strategie per potenziare i servizi turistici sul fiume – spiega Granata – e per la riqualificazione ambientale di una zona bellissima affacciata a Cremona, provando a rendere strategica la struttura anche per la sicurezza ambientale. Pensiamo infatti anche alla creazione di un attracco strategico, che possa essere utile alla Protezione civile e ai Vigili del fuoco. Ricordiamo poi che quell’area è a pochi metri dalla ciclovia del Po, a poca distanza dalla connessione con la VenTo, molto vicina al centro abitato e alla principali attività».
Nel Documento unico di programmazione del Comune di Castelvetro c’è poi un’idea ambiziosa che da tempo frulla nella testa degli amministratori: «Sarebbe bello concretizzare un servizio traghetto da e per Cremona, ci stiamo lavorando». In questo caso servirebbe un accordo fra il gestore del battello-navetta e il gestore dell’attracco. Oltre che in chiave turistica, questo servizio potrebbe risultare strategico in determinate giornate anche per ‘aggirare’ i futuri disagi legati ai lavori sul ponte. Infine, c’è un altro importante tassello del puzzle: i 10 milioni di euro di compensazioni Sogin che tramite la Regione ricadranno sul territorio rivierasco piacentino vicino all’ex centrale nucleare.
«Non sappiamo ancora come e quando potremo utilizzarli – dice Granata –, è un altro argomento importante ma per ora nel ‘limbo’ dei passaggi burocratici». Quintavalla ha garantito il suo appoggio in Regione: «Lavoriamo in sinergia per valorizzare quest’area di grande pregio ambientale e con interessanti opportunità anche in ottica turistica».
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