L'ANALISI
18 Febbraio 2025 - 15:17
Il nuovo direttivo della Padana Soccorso
SAN GIOVANNI IN CROCE - «Grazie ai soci per la fiducia, ai consiglieri che collaboreranno con me, al direttore dei servizi Simone Agazzi. Vogliamo cambiare la gestione, rispettando lo statuto e il regolamento». Queste le prime parole di Giorgio Moriero (nella foto) dopo l’elezione a presidente della Padana Soccorso avvenuta ieri sera con l’elezione in assemblea nella sede della pubblica assistenza.
La sua lista era l’unica ad essersi presentata. «Sono tutti componenti con esperienza: Ennio Franchi (che diventerà vicepresidente, nda) è stato presidente, Agazzi è stato in Padana come dipendente e volontario per 22 anni, Ivo Ferrari è stato dipendente 30 anni ed ora è volontario, come lo sono da anni Armando Borsi e Massimo Gualerzi. Vogliamo lavorare insieme per dare più servizi. Padana Soccorso è un’associazione di emergenza urgenza che salva le vite. Lo stesso Edoardo Bove, il calciatore fermato da un malore in campo, ha sottolineato quanto sia importante l’intervento di primo soccorso».
Moriero, che domani avrà un incontro con i 21 dipendenti, lancia un appello a farsi avanti come volontari. Agazzi: «Per me è un onore ricoprire questo incarico, come volontario, non nascondo l’emozione che provo, è sempre stato un mio piccolo sogno, la Padana Soccorso è sempre stata e sarà parte di me».
La presidente uscente, Claudia Taddei, ha ringraziato i componenti del suo consiglio: «Sono stata presidente per quasi 13 anni e non abbiamo mai litigato, pur discutendo di questioni spesso molto importanti, perché uniti dallo stesso scopo, il bene della ‘Padana’. Ci sono volontari che umilmente ci hanno sempre aiutato in questa opera bellissima. Nel periodo Covid ho visto persone bravissime sia professionalmente che umanamente».
Il vicepresidente Angelo Favagrossa ha riassunto i sette anni di lavoro svolto, ringraziando Antonio Fontanesi per il suo contributo e ha spiegato come la Padana abbia sofferto di un problema di liquidità legato ai mancati versamenti Anpas. Ancora oggi mancano quelli dal 2021 al 2024: «Abbiamo sopperito in parte con una fidejussione con la banca e qualche volta abbiamo anche fatto firme personali per avere crediti maggiori e garantire gli stipendi. Auguri al nuovo consiglio, abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Spiace sentire certe critiche», è stata la chiosa.
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