L'ANALISI
17 Febbraio 2025 - 08:55
Stefano Foggetti, Andrea Poggi, Luca Grignani
CREMONA - Il percorso di avvicinamento di Fratelli d’Italia verso il congresso di sabato porta una certezza e una probabilità. La certezza è che Stefano Foggetti, già scalzato da Marcello Ventura nel dicembre 2023 dal ruolo di referente provinciale, non sarà più il presidente del circolo cremonese di Fratelli d’Italia. Esponente dell’anima del partito che fa capo a Carlo Fidanza, Foggetti aveva assunto la carica ad interim dopo il forfait di Luca Grignani a giugno 2023. E la probabilità è che Grignani ritorni a fare parte almeno della segreteria cittadina del partito.
Consigliere comunale con Oreste Perri dal 2009 al 2014 con mansioni di capogruppo, presidente della Commissione bilancio, membro commissione Affari istituzionali; dal 2018 al 2021 componente del Cda di Aem e dal 2019 al 2023 coordinatore cittadino di FdI, Grignani infatti si è candidato alla presidenza del circolo cremonese in vista del congresso. Dovrà vedersela con Andrea Poggi, un nome ‘nuovo’ a Cremona, ma con alle spalle una lunga militanza e una esperienza amministrativa come consigliere comunale di maggioranza a Casalbuttano dal dal 2009 al 2014. Dal 2012 al 2019, è stato presidente della Asd Cremona Rugby.
Sul nome di Poggi convergono diverse anime del partito di Giorgia Meloni. L’intenzione condivisa a tutti è di arrivare a sabato con una candidatura unitaria. Nei giorni scorsi Grignani aveva annunciato: «Se venisse trovato un candidato unitario potrei fare un passo indietro». E ora spiega: «Mi aspetto che il partito faccia i passi necessari per arrivare a questo risultato». Sullo sfondo la norma congressuale che garantisce un posto nel direttivo cittadino al secondo candidato più votato, purché abbia superato il 20% delle preferenze. E Grignani ha già preso contatto con Poggi: una telefonata cordiale per fissare un incontro in tempi rapidi. Ma la precisazione di Grignani è che «gli ‘eserciti’ si equivalgono e siamo portatori di interessi simili». Poi Grignani apprezza la scelta di Foggetti di non ricandidarsi: «La discontinuità è già un buon risultato politico, non è poca cosa».
Dal canto suo Foggetti spiega «ho scelto di non candidarmi perché da un lato ho bisogno di più tempo per me. In questi 13 anni l’impegno politico è stato pressante. Dall’altro lato nei congressi di tutti i circoli della provincia si sono raggiunti accordi per arrivare a candidature unitarie. Andrea (Poggi) lo conosco da anni e mi sono fatto da parte serenamente sapendo che si candida lui. Andrea infatti è una figura in cui tutti possono riconoscersi, anche Grignani. Se c’è qualcuno che può ambire a ricompattare il partito, questo è lui. Sa unire e può abbracciare tutte le componenti di FdI».
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