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Sabbioni: ultima chance per salvare il convento dei frati

Il 3 marzo la visita del ministro provinciale dei frati Cappuccini Angelo Borghino

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

15 Febbraio 2025 - 17:58

Sabbioni: ultima chance per salvare il convento

Nel riquadro padre Angelo Borghino

CREMA - Lunedì 3 marzo si saprà se il destino del convento dei frati Cappuccini, che nel quartiere dei Sabbioni esiste dal 1575, è davvero segnato oppure se c’è ancora una speranza di tenerlo aperto anche oltre l’agosto del 2026, quando si prevede ci sia l’addio. Agosto è infatti il mese in cui si tiene il capitolo, in occasione del quale si decidono i vari spostamenti.

Il 3 marzo, il ministro provinciale dei frati Cappuccini, Angelo Borghino, sarà in visita ai Sabbioni. Era stato proprio lui, nella primavera del 2023, ad annunciare al consiglio pastorale la decisione che il convento sarebbe stato chiuso entro tre anni. A lui, i parrocchiani che si battono contro il trasferimento dei frati, avevano chiesto ripetutamente un ripensamento, o almeno un prolungamento della presenza dei religiosi col saio fino al 2029. Una risposta, finora, non è mai stata data e la speranza rimane dunque appesa a un filo.

Lunedì 3 marzo potrebbe essere la data decisiva per un , come si augura la comunità sabbionese, o per un no. Se la chiusura fosse ribadita, non rimarrebbero altre carte da giocare.

Per non lasciare nulla di intentato, nei giorni scorsi i membri del comitato sorto ai Sabbioni contro la decisione di chiudere il convento hanno scritto una lettera a Roberto Genuin, ministro generale dell’Ordine dei frati minori Cappuccini a Roma, per chiedergli che il convento possa rimanere aperto o che almeno la chiusura venga posticipata.

«Ci ha risposto subito — spiegano i membri del comitato — spiegando che negli ultimi sei anni c’è stata una netta diminuzione del numero di Cappuccini in Europa e che la mancanza di vocazioni costringe a una revisione, anche dolorosa, dei conventi. Ha poi aggiunto che la decisione ultima spetta comunque a padre Borghino».

Mentre i parrocchiani vivono nell’incertezza ma ancora non si rassegnano, è trascorso ormai più di un anno e mezzo da quando il vescovo Daniele Gianotti ha deciso che la parrocchia dei Sabbioni andrà a formare un’unità pastorale insieme a quella di Ombriano. I passi che dovranno portare alla fusione di due realtà storicamente sempre divise, che insieme fanno oltre 8mila abitanti, sono stati comunque finora lenti. Se il destino sarà questo, come ai Sabbioni non si augurano, di lavoro da fare ce ne sarà parecchio, considerata la complessità e la diversità delle due parrocchie. Finora non si è andati più in là di qualche incontro tra i due consigli pastorali.

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