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RIVOLTA D'ADDA

«Chi rinuncia al cane pagherà fino a 650 euro»

La giunta guidata dal sindaco Giovanni Sgroi ha formalizzato le tariffe che dovranno versare i proprietari degli animali

La Provincia Redazione

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14 Febbraio 2025 - 10:44

Chi rinuncia al cane adesso paga fino a 650 euro

RIVOLTA d'ADDA -  «La rinuncia alla proprietà di un cane iscritto all’anagrafe regionale è un diritto, ma c’è l’esigenza di contenere questo fenomeno ai reali casi di bisogno, inoltre è anche giusto che le spese per garantire il suo mantenimento, nella fattispecie la permanenza in canile, non ricadano in toto sul resto della comunità. Per queste ragioni e per adeguarci alle normative regionali in merito abbiamo stabilito un tariffario».

La giunta guidata dal sindaco Giovanni Sgroi ha formalizzato le tariffe che dovranno versare i proprietari di cani in caso di rinuncia e di conseguente trasferimento dell’animale al canile consortile. Spenderà 250 euro chi rinuncerà a cani di indole docile, che non necessitano di cure particolari. Si sale a 350 euro per la cessione di una cucciolata e poi a 450 euro, nel caso di animali di piccola taglia, ma che presentano problematiche comportamentali o indole aggressiva, senza necessità di cure mediche. Infine il costo è di 650 euro per cani di media e grossa taglia, o di qualsiasi taglia ma che richiedono cure mediche o attenzioni particolari per comportamento o indole.

«Si tratta di un contributo forfettario una tantum per far fronte alle spese sostenute dal Comune – concludono gli amministratori —: abbiamo però ritenuto di esonerare dal pagamento i proprietari di animali ricoverati a seguito esclusivamente di segnalazione di disagio socio-economico da parte dell’ufficio Servizi sociali. Il riferimento è a cittadini con soglia Isee fino a 6.500 euro. Le quote fissate tengono ovviamente conto anche delle dimensioni e del carattere dei cani, in quanto, in particolare questi due elementi, fanno la differenza nei tempi di adozione. In taluni casi trovare una nuova sistemazione agli animali comporta altissime difficoltà lasciando a carico del Comune, e quindi dei cittadini, ingenti spese per il mantenimento di una cane. Esborsi che si protraggono per anni».

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