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TRIGOLO. IL PROCESSO

«Quel fatto è stato particolare»

Processo per la morte di un 70enne in Rsa: nel 2021 si era lanciato dalla finestra del bagno

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

10 Febbraio 2025 - 20:21

Paziente morto. Giallo sulla porta aperta

La casa di riposo Milanesi Frosi di Trigolo

TRIGOLO - Il maresciallo dei carabinieri intervenuto alla Rsa Milanesi-Frosi a fine ottobre del 2021, si ricorda «il fatto, perché è stata una situazione particolare». La ‘situazione particolare’: un paziente di 70 anni si era lanciato dalla finestra del bagno assistito, al secondo piano del Nucleo Alzheimer. Era morto il 18 dicembre successivo, dopo quasi due mesi di ricovero in un letto della Terapia intensiva dell’ospedale Maggiore di Cremona.

Oggi il carabiniere ha testimoniato al processo per omicidio colposo, in cooperazione tra loro, nei confronti del direttore sanitario e di due ausiliarie socio assistenziali. Come mai il bagno era aperto? Questo è il punto. «Quando sono arrivato — ha raccontato il maresciallo — c’era già l’ambulanza con all’interno il signore. Abbiamo fatto subito un sopralluogo. La finestra del bagno era aperta, la zanzariera era leggermente strappata. Il bagno era a sinistra. Le chiavi del bagno erano appese a un tabellone nell’area dedicata al personale, sulla destra. Per prassi, tutti i locali dovevano essere chiusi per tutelare i pazienti». Eppure, il bagno era aperto, nonostante sulla porta vi fosse il cartello-prescrizione firmato dal direttore sanitario. Una raccomandazione-imperativo: bisognava controllare sempre che le porte fossero tutte chiuse.

Nel bagno accedevano non solo le infermiere e le ausiliarie Asa, ma, come è emerso alla scorsa udienza, anche il personale «esterno», ovvero le signore delle pulizie. Ed ancora, il bagno veniva utilizzato non solo per lavare i pazienti. Lì c’erano anche i carrelli con la biancheria per il cambio delle lenzuola.

Quel giorno, il 70enne aveva pranzato in mensa. Quando si sono accorti che in camera non c’era, avevano pensato che fosse uscito dal Nucleo Alzheimer. «Spesso, guardava fuori dalla finestra, chiedeva dove portasse la strada. Quel giorno aveva detto che voleva andare a casa, forse perché si avvicinavano le festività di Ognissanti».

Il processo proseguirà il 17 settembre prossimo con l’audizione dei consulenti tecnici. Si difenderà il direttore sanitario, difeso dall'avvocato di Milano Papa Abdoulaye Mbodj. Si proseguirà l’1 ottobre con i quattro testimoni della difesa, e il 15 ottobre, udienza fissata per la discussione.

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