L'ANALISI
09 Febbraio 2025 - 05:05
Il consigliere Paolo Nicardi nel riquadro
CREMA - «Istituire le strade scolastiche, vietando il traffico veicolare negli orari di ingresso e uscita dalle lezioni». Questa la proposta lanciata dal consigliere Paolo Nicardi, ex della maggioranza ora nel gruppo autonomo. Una richiesta rivolta al Comune, anche in chiave di limitazione dell’inquinamento atmosferico, di stretta attualità dopo l’investimento di una 15enne, che in sella alla sua bici giovedì prima delle 8 stava andando a lezione. La ragazzina per fortuna non si era fatta nulla di grave. L’incidente stradale era avvenuto all’incrocio tra via Carlo Urbino e via Matilde di Canossa. Ad invertire la giovane ciclista una 40enne cremasca al volante di una Ford Fiesta.
Il tema sarà affrontato anche nel consiglio di domani alle 17.30, proprio su interrogazione di Nicardi. «Ho espressamente chiesto all’assessore alla MobiIità e all’Ambiente Franco Bordo di conoscere con esattezza quante scuole primarie e medie siano già oggi tutelate con zone chiuse al traffico nei frangenti di entrata e uscita. Evidente come la possibilità di fermare il passaggio dei veicoli in determinate fasi sia fondamentale per garantire bambini e ragazzi per due ordini di motivi. Il primo è che eviterebbero di farsi inalazioni di gas di scarico due volte al giorno, specialmente i più piccoli che respirano quasi ad altezza tubi di scappamento. Il secondo è quello di garantire la sicurezza. Troppo spesso ci sono auto in sosta o ferme a motore acceso dove capita e pedoni e ciclisti devono fare lo slalom. Basta una distrazione, un errore in fase di manovra e si rischia di investire qualcuno».
L’esempio più lampante, in via Braguti, davanti all’ingresso della primaria. Una stretta strada chiusa dove ogni mattina e pomeriggio regna il caos. Su questo tema intervento anche le associazioni che raggruppano i ciclisti. Chiedono lo stop ai veicoli davanti alle scuole di ogni ordine e grado, ovvero la creazione di zone pedonali in concomitanza con gli orari di entrata e uscita di alunni e studenti.
«Al di là delle responsabilità individuali dell’investimento della giovane ciclista di giovedì – sottolineano gli associati – che saranno accertate dalle autorità competenti, va affrontato il problema generale della situazione che si verifica in prossimità di ogni scuola negli orari di entrata e di uscita laddove la presenza di autoveicoli in movimento crea oggettive situazioni di grave pericolo. Si tratta di scelte politiche: o si chiudono le strade all’ingresso delle scuole in quei frangenti, imponendo severi limiti di velocità nelle vie limitrofe, o dovremmo tornare a leggere di altri investimenti. Non ci sono soluzioni diverse. Sarebbe bello che questa ragazza, quando tornerà a scuola, trovasse la strada libera dalle auto e potesse chiacchierare con i suoi amici serenamente in attesa del suono della campanella».
L’assessore Bordo, assicura massima attenzione: «C’è da mettere in campo uno studio con annessa mappatura per capire dove la chiusura temporanea al traffico sia praticabile. Dobbiamo anche tenere presente la mobilità generale della città, che non si può bloccare. Abbiamo già due scuole interessate da provvedimenti di stop ai veicoli. Da tanti anni c’è questa limitazione davanti al cancello della primaria di via Borgo San Pietro, dove via della Ruota viene chiusa, e delle medie di Ombriano, con lo stesso provvedimento temporaneo in che interessa via Toffetti. Vedremo se sarà possibile aggiungerne altre».
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