L'ANALISI
08 Febbraio 2025 - 18:42
CREMA - È caduta nel giro di 48 ore la candidatura di Guido Foglia, 46enne manager cremasco, alla presidenza del circolo cittadino di Fratelli d’Italia. Come candidato a succedere a Giovanni De Grazia è stato scelto Alberto Bonetti, classe 1964, ingegnere e docente di disegno e meccanica all’istituto tecnico Galilei. Sarebbe stato lo stesso Foglia a fare un passo indietro, dopo che il suo nome era diventato di pubblico dominio, anche se all’interno del partito c’è chi sostiene che il manager non abbia mai dato la sua disponibilità a scendere in pista.
Già direttore dell’Asm, l’azienda municipalizzata di Pandino, e responsabile degli enti locali per il circolo cittadino di FdI, Bonetti è il candidato scelto dal gruppo che fa riferimento a Susanna Guerini Rocco, con il sostegno di quello di Ilaria Chiodo, consigliere comunale della lista civica che porta il nome dell’ex candidato sindaco Maurizio Borghetti, e con l’appoggio di alcuni membri del direttivo attuale. Facendo la conta, la candidatura di Bonetti godrebbe di una base di 330 tessere su 397. Numeri alla mano, una larga condivisione.
Dopo il passo indietro di Foglia, venerdì è stata una giornata frenetica nella sede del circolo, dove gli attori principali si sono confrontati per ore, fino alla definitiva fumata bianca, avvenuta verso le 22.30. Un faccia a faccia necessario, considerato che il nome di Bonetti è uscito all’ultimo momento e nessuno aveva previsto il ripensamento di Foglia, che era sostenuto anche da Stefano Foggetti, coordinatore cremonese di FdI. Tra Bonetti, iscritto al partito dal 2018 e uno dei tesserati che più assiduamente frequentano la sede di via Monte di Pietà, e Guerini Rocco, che controlla quasi la maggioranza delle tessere, c’è stato un confronto aperto, al termine del quale è stato deciso che sarà lui il candidato alla presidenza, che verrà votata dagli iscritti nel congresso in programma sabato.
In base al regolamento del partito, Guerini Rocco, essendosi iscritta soltanto di recente, non poteva candidarsi alla presidenza. Il direttivo sarà composto da 15 membri, compreso il presidente, che ha il diritto a nominarne cinque. Gli altri nove verranno votati. Tutti gli iscritti possono candidarsi. È chiaro che in questa partita un peso rilevante lo avrà Guerini Rocco, forte delle circa 180 tessere da lei controllate. Sarà interessante vedere se nel direttivo entrerà qualcuno degli attuali quattro consiglieri comunali rimasti in quota al partito di Giorgia Meloni. Non certo De Grazia, coordinatore uscente, che non ha condiviso i nomi di Foglia e di Bonetti. Difficilmente Emanuela Schiavini e Paolo Patrini. Si dice che qualche chance potrebbe averla Giuseppe Torrisi. Ma questa è un’altra partita.
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