L'ANALISI
09 Febbraio 2025 - 05:20
MONTICELLI - Dopo essere stato scelto come testimonial del film ‘Wonder: White Bird’, il monticellese Raffaele Capperi ha portato la sua battaglia contro il bullismo anche alla proiezione di ‘Role Model’ di Nejc Gazvoda e del cortometraggio ‘Bienvenido’ di Miguel Usandivaras. A Spazio Cinema, presso il centro commerciale Cremona Po, il 30enne ha infatti introdotto portando la sua esperienza – da bullizzato a Cavaliere della Repubblica per come ha combattuto contro i bulli via social – ed esortando i giovani ad essere sempre gentili. Il film racconta la storia di due ragazzi, Jan è vittima di bullismo mentre Maja è alle prese con un ragazzo che durante il lockdown ha tentato il suicidio. Nel cortometraggio si trattano invece le piaghe dell’omofobia e del pregiudizio.
«Essendo a conoscenza del mio attivismo sul tema – spiega Raffaele – prima della proiezione a Cremona sono stato protagonista di un monologo proprio sul bullismo. Le due opere esplorano temi universali come il dolore dell’esclusione, la ricerca di sé e il valore delle relazioni umane, temi che mi stanno profondamente a cuore. In quei dieci minuti ho raccontato la mia storia, che è finita anche in un libro (Brutto e cattivo, ndr) e che da qualche anno sto portando nelle scuole per sensibilizzare i più giovani. La storia di un ragazzo con una patologia, la sindrome di Treacher Collins, che ha subito odio e cattiveria».
La sua malattia provoca malformazioni al viso, problemi di respirazione e udito, ma non mina l’attività cerebrale. Il suo aspetto però, fin da bambino, l’ha reso bersaglio di insulti e anche violenze. Che Raffaele è riuscito però a sconfiggere, e lo fa tutt’ora ogni giorno, proprio con uno dei ‘canali’ dei bulli: i social. Su Tik Tok ha circa 725mila followers e in occasione della Giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo, che ricorreva venerdì, con un video presto diventato virale ha ammesso che la cattiveria nei suoi confronti non è terminata.
Ora, però, sa come affrontarla. Ha mostrato e letto i più recenti messaggi carichi di odio – «Fai schifo ma non ti guardi allo specchio?», tanto per citarne uno – e ha infine spiegato: «Il bullismo e il cyberbullismo continuano a crescere e colpiscono ogni età. Non avviene solo a scuola o tra amici, ma anche sul lavoro e online. Dietro a uno schermo è ancora più facile ferire qualcuno, perché non si vedono le conseguenze». Poi l’appello: «Se assisti ad un atto di bullismo, non rimanere fermo e indifferente, pensando che non ti riguardi. Il tuo silenzio alimenta la violenza. Non sei spettatore, ma complice. Parliamone, denunciamo, sosteniamo chi ne è vittima. Ognuno di noi può fare la differenza».
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