L'ANALISI
08 Febbraio 2025 - 15:45
Anastasia Lanzanova e il pubblico all'incontro
PIADENA DRIZZONA - Il Comune di Piadena Drizzona ha avviato il progetto di Controllo di Vicinato, partendo dal Villaggio Nuovo, un quartiere recentemente colpito da diversi furti, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e la coesione tra i residenti. Per rendere operativo il servizio, il Comune è alla ricerca di tre coordinatori che gestiranno il gruppo WhatsApp dedicato alle segnalazioni. Chi si rendesse disponibile può comunicarlo in Comune o alla Polizia locale entro dieci giorni.
L’iniziativa è stata presentata ieri sera al centro civico, in un incontro che ha visto una discreta partecipazione, anche se ci si aspettava una maggiore adesione da parte dei residenti del Villaggio Nuovo, quartiere scelto come progetto pilota. «Il Controllo di Vicinato è un’iniziativa che coinvolge i cittadini per monitorare e segnalare attività sospette nelle loro aree residenziali», ha spiegato il sindaco Federica Ferrari. Il progetto prevede che i residenti si organizzino per monitorare il proprio quartiere e segnalare eventuali anomalie attraverso WhatsApp, principale strumento di comunicazione diretta con le autorità.
L’iniziativa si basa su un modello di sicurezza partecipata, che punta sulla collaborazione tra cittadini e istituzioni, senza però sostituirsi alle forze dell’ordine.
«I residenti potranno segnalare situazioni sospette, ma non dovranno assolutamente intervenire direttamente», ha precisato il comandante della Polizia locale Armando Aversa. «È vietato compiere azioni che possano mettere a rischio la sicurezza personale, condurre indagini sugli individui o archiviare informazioni private. Non sono ammesse ronde volontarie, pattugliamenti autonomi o l’uso di simboli che possano confondersi con quelli delle forze dell’ordine».
Ad approfondire l’aspetto organizzativo del progetto è intervenuta Anastasia Lanzanova, del gruppo promotore ‘SìAmo Piadena Drizzona’ che ha sottolineato come il Villaggio Nuovo sia stato scelto come area pilota «sulla base di criteri di vulnerabilità e frequenza di furti». Se il progetto darà risultati positivi, potrà essere esteso ad altri quartieri del paese.
«I residenti che aderiranno avranno il compito di monitorare il quartiere e segnalare attività sospette tramite WhatsApp, che sarà il principale strumento di comunicazione. Inoltre, verrà installata una specifica segnaletica nelle aree più vulnerabili per rafforzare l’efficacia del progetto e scoraggiare i malintenzionati», ha spiegato Lanzanova.
«Il Comune collocherà a sue spese cartelli più grandi nelle zone sensibili, mentre saranno poi stampati adesivi da distribuire ai residenti richiedenti, da apporre sulle abitazioni», ha aggiunto il sindaco.
All’incontro di presentazione ha partecipato anche il vicesindaco di Malagnino, Donato Losito, che ha illustrato l’esperienza del suo comune, dove il Controllo di Vicinato è attivo dal 2017. «La gestione del gruppo WhatsApp deve essere essenziale: no emoticon, no 'buongiornissimi', no appelli per animali smarriti. Solo segnalazioni mirate, essenziali, semplici».
Anche il sindaco di Voltido, Giorgio Borghetti, ha portato la sua testimonianza, spiegando come nel suo paese siano attive tre chat distinte: «Una in cui possono scrivere solo il sindaco e il vicesindaco per informazioni istituzionali, una per comunicazioni di carattere sociale come compleanni e feste e una specifica sui furti e la sicurezza».
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