L'ANALISI
08 Febbraio 2025 - 05:10
VIADANA - Sette ragazzi immigrati si mettono in gioco per diventare falegnami, frequentando il primo corso per Operatore del legno organizzato da IAL Viadana con l’obiettivo di rispondere alla domanda sempre più pressante di avere personale specializzato. I partecipanti hanno storie e aspirazioni diverse. Issa, 25 anni del Burkina Faso, è arrivato in Italia con un barcone dopo un’esperienza come carpentiere in Algeria, ma ora vorrebbe restare nel nostro paese e lavorare il legno.
«È il primo materiale che l’uomo ha usato, per questo mi piace», racconta. C’è poi Sabhat, 20enne pakistana arrivata da un anno in Italia, che già costruisce piccoli oggetti in legno da autodidatta. Fazan, 22 anni, anche lui pakistano, è nel nostro Paese da 6 anni e sogna di diventare un designer di oggetti in legno recuperato. Simar, una giovane di 20 anni di origine indiana, preferisce la parte progettuale e l’ideazione attraverso gli appositi programmi informatici. Amit, indiano di 18 anni, è invece orientato a lavorare su arredi e pannelli per l’edilizia.
«Sono ragazzi che vengono da Paesi e storie diverse e che hanno una grandissima volontà, quella di imparare un mestiere per il loro futuro», sottolinea Giovanni Sala, docente del corso, coadiuvato sul piano tecnico dall’artigiano Antonio Grandi. «Per i giovani sarà un percorso elaborato: siamo partiti dalla conoscenza della materia prima, il legno, e i suoi derivati. Abbiamo lavorato sul disegno e sulla progettazione di un prodotto partendo da un’idea. Poi siamo passati alla fase di trasformazione, lavorando sulla parte tecnica: taglio, fresatura, foratura, incollaggio, per arrivare poi ad assemblare il tutto e renderlo prodotto finito».
Ma come è nata l’idea di questo corso? «Siamo partiti da una richiesta del territorio, dalle aziende (Gruppo Saviola, Palm e Panguaneta) che ci hanno manifestato la loro difficoltà a trovare personale, chiedendoci, come ente di formazione, di avviare un percorso didattico», spiega la coordinatrice del corso Maurizia Calabrese. «Nel settore della falegnameria ci sono opportunità solide e le professionalità sono molto diversificate: si va dal designer all’operaio, al restauratore. Poche settimane fa, poi, è stato avviato a Sabbioneta il percorso per la costituzione del Distretto del Legno, per cui Il nostro corso è in linea con questo percorso».
Il corso ‘Operatore del legno’ di IAL ottiene il plauso di Alessandro Beduschi, assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste. «Regione Lombardia crede fermamente nel valore della formazione per sostenere e rilanciare il settore del legno, un comparto che coniuga il sapere artigianale con le più moderne tecnologie, creando opportunità di lavoro concrete», sostiene Beduschi. «L’iniziativa promossa da IAL forma nuove generazioni di falegnami capaci di rispondere alle esigenze di aziende con competenze avanzate e uno sguardo rivolto alla sostenibilità, in un territorio, il Mantovano, cuore di una filiera che ha protagonisti attori di primo piano a livello nazionale e internazionale».
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