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BASSA PIACENTINA

Truffe a raffica: anziani presi di mira

Ripetuti tentativi con la scusa del finto incidente. I carabinieri mettono in guardia

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

05 Febbraio 2025 - 19:52

Messaggio truffa sul cellulare: prelevati dalla carta 1.200 euro

BASSA PIACENTINA - Ieri raffica di tentati raggiri ai danni di anziani: fortunatamente nessuno è cascato nel tranello, ma i carabinieri della compagnia di Fiorenzuola lanciano un appello invitando all’attenzione.

«Le potenziali vittime hanno compreso che qualcosa non andava e hanno chiamato o fatto chiamare da un parente o un conoscente i carabinieri – spiegano dall’Arma –. In totale sono stati sei i tentativi registrati e in tutti i casi le potenziali vittime erano persone anziane. Le chiamate sono arrivate tra le 14.50 e le 18».

Particolarmente bersagliato il territorio di Cortemaggiore, dove in tre occasioni l’operatore della centrale operativa dei carabinieri ha inviato una pattuglia a casa della vittima per tranquillizzarla e rassicurarla considerato il forte stato di agitazione.

Lunedì il copione è stato sempre il solito: il malcapitato di turno ha ricevuto la telefonata del truffatore, in questi casi una donna, che si è spacciata per carabiniere o avvocato, dicendo che un parente della vittima era stato coinvolto in un sinistro stradale e che era stato arrestato. Subito dopo aver comunicato la notizia, è stata prospettata una soluzione: pagare subito, in denaro o con oggetti preziosi, una cauzione all’incaricato, complice del primo, che si sarebbe presentato alla porta di casa.

Prima di ieri tentativi simili sono andati in scena anche a Monticelli, dove la figlia di una delle anziane contattate ha lanciato l’allarme attraverso le reti di controllo del vicinato: il 28 gennaio scorso per convincere chi era dall’altro capo della cornetta sono stati forniti anche nomi e cognomi di un presunto avvocato e di un sedicente comandante della stazione dell’Arma di Monticelli. Naturalmente, tutto inventato. E anche questo episodio si era concluso con una chiamata ai veri carabinieri e una denuncia contro ignoti.

Il consiglio che i carabinieri hanno voluto ribadire ieri tramite una nota è il solito: «Diffidare sempre di coloro che, spacciandosi per parenti, appartenenti alle forze dell’ordine o dipend...ione o problematiche che vedono coinvolta una persona cara. Nessuno può chiedere pagamenti in contanti presentandosi direttamente alla porta di casa». Al minimo sospetto, comporre il 112.

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