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LA CAPITALE DELLA LIUTERIA

Le melodie di Stradivari sulla Amerigo Vespucci

Fabrizio Von Arx con il violino The Angel ambasciatori di Cremona in Arabia Saudita a bordo della nave scuola della marina Militare italiana varata nel 1931

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

04 Febbraio 2025 - 05:00

Le melodie di Stradivari sulla Amerigo Vespucci

Fabrizio Von Arx mentre suona lo Stradivari The Angel sul ponte della nave scuola varata nel 1931

CREMONA - Non sta nella pelle Fabrizio Von Arx nel raccontare l’esperienza a bordo dell’Amerigo Vespucci, la nave scuola della marina Militare italiana varata nel 1931, in chiusura del viaggio intorno al mondo della nave ‘ambasciatrice’ del made in Italy a Villaggio Italia sono andate in scena le unicità del genio italico, esposte a Gedda, in Arabia Saudita per dire come l’Italia possa essere modello di bellezza, riconosciuto universalmente.

Un momento della serata di gala che si è svolta al Villaggio Italia sul molo dove ha attraccato la nave Amerigo Vespucci

«La nave più bella del mondo, l’Amerigo Vespucci con i suoi alberi possenti, con le sue vele nobili e con la sua prua dorata toglie il respiro, si resta incantati, pieni di meraviglia – racconta il direttore artistico di Casa Stradivari -. Portare lo Stradivari The Angel - ex Madrileno 1720 al cospetto della Vespucci e stare lì, sul ponte, a suonare qualche nota con il mio violino è stato qualcosa di irripetibile. Il violino e la musica, come l’Amerigo Vespucci, sono messaggeri di pace e di bellezza. Aver suonato e portato Cremona e Casa Stradivari nell’ultima tappa del giro del mondo del fiore all’occhiello della Marina Militare è stata un’esperienza unica per l’intensità e indimenticabile sia per la sua eccezionalità, sia per l’accoglienza e l’interesse che sono stati dimostrati nei confronti di ciò che rende inimitabile lo stile italiano».


Nel Villaggio Italia in tanti hanno voluto toccare con mano cosa voglia dire il Made in Italy, spaziando dalla Ferrari a Stradivari, il Bel paese si conferma un modello di eleganza e capacità di fare che nell’area allestita sul molo diventa esperienza da condividere e che porta un pezzo di Italia a migliaia di chilometri dal Bel paese. Tutto ciò nella testimonianza di Von Arx è palpabile quando afferma: «Vedere tante persone di una cultura e civiltà così lontane dalla nostra rimanere affascinate, in piedi ad applaudire la voce del violino e il fascino di Casa Stradivari è stato per me un momento di grande soddisfazione e orgoglio. La musica, la bellezza del nostro genio ‘Stradivari’ e della nostra amata città di Cremona affascinano e meravigliano sempre tutti gli animi del mondo, ne ho avuto la prova a Gedda, una conferma che si ripete tutte le volte che mi trovo all’estero e racconto di che cosa siano Cremona e Casa Stradivari».

Il virtuoso Fabrizio Von Arx e l’ambasciatore Carlo Baldocci

«Questa consapevolezza mi ha ispirato mentre suonavo in concerto con il maestro Antonio Valentino al pianoforte – racconta -. Essere ambasciatore di Cremona con Casa Stradivari nel mondo è stato per me un grande onore. Tutto ciò è stato possibile grazie alla sinergia che si è creata con l’ambasciatore in Riad, Carlo Baldocci, il Comune di Cremona, rappresentato da Concetta Caravello, e ovviamente lo staff di Casa Stradivari e dell’Amerigo Vespucci. Tutti questi tasselli hanno concorso a concertare e trasformare la serata insieme al mio Stradivari The Angel del 1720 eccezionale, non paragonabile».


La risposta della platea al concerto in cui è stato proiettato un video dedicato alla città e a Casa Stradivari è ben testimoniata dal virtuoso che ormai si sente cremonese a tutti gli effetti: «Quando ho suonato e spiegato i ‘segreti’, la storia e la magia che proviamo nel suonare questi strumenti, ho sentito un’attenzione ed una voglia di conoscenza straordinarie – conclude - . I violini di Stradivari sono come un grande capolavoro di Caravaggio, di Michelangelo o di Leonardo. Ho avuto la conferma che la musica e la perfezione dei violini di Stradivari sono capaci, con la loro risonanza, di unire i popoli e le culture. Come dicono dalla Vespucci, ‘buon vento a tutti!’. Noi ci siamo uniti all’equipaggio e Casa Stradivari ha augurato, nel cuore di Villaggio Italia, buona musica a tutti!».

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